OGEIR SCATENA L’INFERNO

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Dopo la bomba esplosa a Wolfsbourg quello stesso mercato piloti che aveva viaggiato sino ad ora ad encefalogramma piatto o quasi, proprio nell’anno del grande cambiamento con il passaggio alle nuove e più potenti WRC, di colpo è esploso scatenando l’inferno.

In questo piccolo mondo è chiaro che i rumors spesso sono verità, e quando non si concretizzano più che bufale sono verità che non sono andate a buon fine. Questa volta però va dato atto a Vw di avere giocato una partita a carte coperte veramente straordinaria, perché un anno fa dopo le prime comprensibili paure per il dieselgate tutto era tornato a tacere. Il segnale più lampante è stato la partenza di Capito, non nella decisione in se ma nel limbo in cui è rimasta la sua data di partenza, dal teorico maggio a inizio settembre, tre mesi di buio assoluto che stranamente sono andati bene ad entrambe le parti in attesa di quella decisione per il futuro. Da quel momento qualcuno ha cominciato a sapere, ma tutto è rimasto confinato a pochissime persone e molto in alto, altrimenti non si spiegherebbe un mercato anemico quasi drogato. Dove l’unica costretta a calare sue carte, per le tempistiche con il salone di Parigi (assieme a Ginevra la prima vetrina per i costruttori made in France) è stata Citroen. Ma oltre a Meeke si è limitata a confermare Lefebvre e Breen, due nomi sacrificabili nel caso di un top driver. Ora la palla è di Ogier, il più forte del momento che in dote si porta anche un bel numero 1 da mettere sulle portiere. Le scelte sono tre Citroen con un programma vincente da subito, ma un ingaggio tutt’altro che stellare, approssimativamente si potrebbe dire dimezzato. Poi c’è Toyota quì il portafoglio per un grande nome e per il numero 1 si potrebbe aprire senza troppi problemi, forse non come in Vw ma molto vicino, chiaramente si tratta di una scommessa e difficilmente subito vincente. Ma in un certo senso fu una scommessa anche Vw, che lo obbligo ad una intera stagione parcheggiato su una S2000. Ultima chance M-Sport qui i soldi sono pochi per i piloti ma anche per lo sviluppo, ma tra i due c’è sempre stato rispetto e ammirazione e magari con il pilota Francese si potrebbe riaprire timidamente qualche porta in casa Ford.       

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