Il mercato piloti di fatti si è aperto qualche mese fa prima con l’apertura Hyundai a Mikkelsen poi con la contro offerta Citroen, ma ora che si entra nel vivo Ogier resta il pezzo da 90, ma il suo peso sta limitando le sue possibilità, ed al momento al di fuori di Wilson nessuno sembra interessato al 4 volte campione del mondo.
La lotta per il titolo tra Ogier e Neuville è sempre più aperta, ma che il titolo arrivi, oppure no, il suo futuro a breve non sembra destinato a cambiare, le chance di trovare un nuovo sedile nel caso decidesse che quello della Fiesta cominci a calzargli troppo stretto, sono azzerate o giù di li. In Toyota hanno Latvala ottima prima guida pagata il giusto, ed un futuro campione del mondo che risponde al nome di Lappi, che già oggi in molte gare è in grado di dire la sua con un ingaggio da new entry. Il posto vacante è quello di Hanninen ma con l’ottimo equilibrio della squadra è impensabile inserire un pilota dalla personalità pesante come Ogier, ed oltretutto non facile da accontentare economicamente. Porte chiuse per tutti in Hyundai che per il 2018 è più che mai decisa a dare fiducia ad una line-up tutta sottocontratto. Le porte potrebbero aprirsi solo per una quarta guida part time e collaudatore e sicuramente molto giovane. Così con Citroen che prima di capire cosa farà da grande, probabilmente dovrà rivedere i suoi assetti interni, è molto difficile possa aprirsi qualche porta se non in zona cesarini. Quindi l’unica strada percorribile al momento sembra quella di Wilson, indipendentemente dalla decisione che prenderà Ford. Con i risultati di inizio stagioni i rapporti sono migliorati, sopratutto nella consistenza della collaborazione economico commerciale, ma nonostante il trend faccia presagire aiuti più importanti il ritorno di Ford in prima persona non sembra ancora dietro l’angolo. Questo obbligherà Seb allo stesso salario nella migliore delle ipotesi, se non a un adeguamento verso il basso, nel caso tutte le parti che garantiscono l’ingaggio non siano disposte a rinnovare alle stesse cifre. Per cui è prevedibile che Wilson riparta alla carica in questi due per chiudere anche il 2018 con monsieur Ogier, sempre il Francese non valuti la possibilità dell’anno sabbatico, un opzione che però nasconde più rischi che benefici anche a livello economico; a meno che a qualcuno non vada bene mettere la parola fine quando si è al top, seguendo le orme di Rosberg.