Anche se dal team Volkswagen come è tradizione non ci sono ordini di squadra, a stabilire le gerarchie ci pensa capitan Ogier, che con un inappuntabile uno due tarpa le ali alle velleità del giovane Norvegese, andando a conquistare il quinto successo stagionale.
Un ultima tappa teoricamente insipida, con una sola speciale di quattordici chilometri da ripetere due volte, dove l’unica iniezione di adrenalina potevano essere i punti della power stage, è riuscita a catalizzare l’interesse generale grazie alla doppia sfida per il podio. Per il gradino più alto a spuntarla manco a dirlo è stato Ogier, che con un uno due da manuale prima ha messo nel mirino la power stage, per poi andare a vincerla senza concedere ad alcuno diritto di replica. Mikkelsen c’è l’ha messa tutta anche nel finale, ma se oramai i gradi di luogotenente speciale dopo speciale si stanno trasferendo dalle spalle di Latvala alla sue, per quelli di capitano dovrà ancora crescere un pochino. Entusiasmante il duello per la terza piazza tra Tanak e Latvala, il Finlandese sulla penultima speciale ha rosicchiato all’alfiere dell’Ovale blu 4 decimi, portandosi così al via della tornata finale con un ritardo di 1″.1; un niente. Ma sull’ultimo passaggio J.M. butta tutto alle ortiche con un uscita di strada e relativa toccata, all’opposto dell’Estone che realizza un gran tempo ad appena un decimo da Ogier.