Manca solamente una frazione alla fine della kermesse Messicana ed Ogier è rimasto solo in testa alla gara, un successo scontato che però dovrà essere avallato dagli interminabili 55 chilometri di Guanajuatito.
Che la gara Messicana sia tra le più difficili della serie iridata è un dato di fatto, ed in una gara dove bisogna saper spingere forte, avendo però ben presente la soglia da non oltrepassare, faceva di Ogier il favorito numero uno. Ed alla fine della seconda giornata la sua salda leadership, unita alla lunga lista di chi ha issato bandiera bianca strada facendo, conferma il suo stato di leader indiscusso tra i pretendenti al titolo. L’ultimo ad alzare bandiera bianca è stato il compagno di quadra Latvala, il Finlandese dopo una marea di stagioni con tanti bassi e pochi alti, con la Polo è riuscito a dare costanza alla sue performance. Ma questa volta dopo una prima frazione claudicante, dove è riuscito a stento a stare in scia al suo compagno di squadra, ma sopratutto evidenziando tutte le difficoltà del caso a mantenere il giusto ritmo (tra il troppo e il troppo poco). Nella seconda frazione ha cercato di alzare un pò il suo ritmo per restare in scia al suo compagno di squadra, ma il passo più sostenuto lo ha presto tratto in inganno. Nella prima metà della Otates tocca danneggiando il retrotreno, tenta di portare la macchina fuori speciale, operazione riuscita ma con sei primi di ritardo e l’intera sospensione posteriore sinistra strappata. Ogier si ritrova così leader solitario con un abbondante minutata sulla coppia norvegese Ostberg Mikkelsen, ancora in lotta per la medaglia d’argento.