La presenza dell’otto volte campione del mondo nel round del WRC made in Italy sarà la ciliegina sulla torta, in una edizione che quest’anno partirà da Olbia per festeggiare il ventennale dell’appuntamento che all’inizio del nuovo millennio ha rilevato il testimone mondiale dal Sanremo.
La presenza in Sardegna di sua maestà Ogier era prevista nella bozza di partecipazioni programmata all’inizio dell’anno, e nell’annunciarlo il pilota di Gap ci ha tenuto a precisare che il risultato della Croazia non ha inciso sulla scelta. Con una classifica cortissima dove in una manciata di punti ci sono addirittura quattro piloti, e Neuville quinto è appena ad undici, non essere al via in Portogallo dovrebbe garantirgli una buona posizione di partenza nell’appuntamento italiano. E’ facile immaginare un evoluzione della classifica piloti che lo posizionerà terzo oppure quarto sulla starting list, e tanto dovrebbe bastargli nella frazione del venerdì (a meno non arrivi la pioggia a rompere le uova nel paniere) per garantirsi un vantaggio in grado di chiudere la partita. Una sorta di fotocopia di cosa si è visto in Messico. Nell’albo d’oro del Sardegna oggi Loeb e Ogier mantengono in coabitazione il record di vittorie scratch, quattro a testa, e questa potrebbe essere l’occasione perfetta per andare a firmare il quinto successo e prendersi così un’altra pagina solitaria nel libro dei record del WRC. L’anno passato in Sardegna e in Grecia le cose per la Toyota erano andate abbastanza male, uniche due gare a non avere portato a podio nemmeno una vettura, due gare medio lente con fondi abbastanza duri e temperature tendenzialmente alte. L’apporto di Seb potrebbe essere utile soprattutto nel pre gara, anche se in realtà la Yaris più che a corto di fiato, aveva pagato qualche cedimento e uscita di troppo, ma soprattutto in Toyota hanno visto il loro capitano Rovanpera messo al palo dalla posizione di partenza. L’avere sottolineato che il risultato della Croazia non ha influito ci lascia però un pizzico di perplessità, nel caso in carniere fosse riuscito a mettere una decina di punti in più rischiava (nonostante lo stop Portoghese) di avere una posizione di partenza avanzata. Ed in una stagione part time non tenerne conto sarebbe come gettare dalla finestra il grande vantaggio che propone la presenza a singhiozzo.