Il lupo di Gap al traguardo nel principato ha coronato uno dei suoi sogni, mettere nella sua bacheca il decimo successo al rallye Montecarlo, la gara che per lui è di casa, e dalle prime dichiarazioni non bisogna fare troppi sforzi per capire che non ci sarà un altro Montecarlo.
Lo scorso anno ad Ogier quella seconda posizione gli era bruciata parecchio, ma poi è arrivata una lunga stagione dove ha dovuto aggiungere gare su gare per aiutare a salvare la stagione della Toyota. I successi non sono mancati, tornare però a correre una stagione non intera ma quasi, ha pesato non poco sulla sua voglia di continuare a correre sia pure in maniera part-time. Ed anche se alla fine di questo Montecarlo, nessuno ha dato troppa enfasi alle dichiarazioni finali, non c’era sicuramente bisogno di andare a cercare troppo tra le righe per leggere che questo sarà l’ultimo rally di Montecarlo di Sebastien Ogier. Anche se il suo programma venti venticinque risulta abbastanza light, non fosse per gli accordi presi alla fine della passata stagione, ed i solidi rapporti che legano la casa nipponica e l’otto volte campione del mondo, l’impressione è quella di un pilota che avrebbe gradito appendere il casco al chiodo in un momento di grandissimo trionfo. Conquistare il decimo sigillo al Monte, per chi come Seb è nato in uno dei piccoli paesini alpini nei dintorni di Gap, il Montecarlo è l’evento sportivo più importante e conosciuto, vale quanto un titolo mondiale e metterne in fila dieci e chiudere in quel momento la propria carriera è una sorta di sogno. Nel suo contratto sono previste tre o quattro gare, ma questa volta a fine anno potrebbe scendere definitivamente il sipario sulla carriera attiva del lupo di Gap.