OGIER PARTE A TUTTA

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Sulla speciale spettacolo di Ittiri a mettere il primo scratch in carniere è la Fiesta di Ogier che per un decimo brucia Mikkelsen e per sette Neuville, un gustoso antipasto di quello che si annuncia un braccio di ferro tiratissimo, sopratutto in un ottica campionato piloti.  

La pioggia non ferma gli spettatori che nella Ittiri Arena fanno registrare anche questa volta il tutto esaurito. Nonostante l’acqua il circuito drena in maniera efficace, ed il fango fa capolino ma non condiziona più di tanto la guida dei protagonisti, che oramai sono tutti con la testa proiettata a domani mattina per una scelta di gomme che si annuncia complicata e comunque legata ad eventuali precipitazioni notturne. Visto che i forti temporali previsti nel pomeriggio hanno colpito l’entroterra Sassarese (per ora) solamente a macchia di leopardo. Poi un altra scelta interessante viste le tante pietre e l’abrasività del fondo , sarà quella dei top driver di potere optare per una oppure due gomme di scorta. La pioggia e le temperature contenute potrebbero fare pendere la bilancia verso una sola scorta, ma visto quanto è successo in Portogallo nel caso prevalga la linea light, quindi con i venticinque chilogrammi in meno di una scorta, la tappa potrebbe fare più danni del previsto. Trasformando anche la gara di Alghero in una corsa alla sopravvivenza. Il risultato della speciale con i suoi due chilometri lascia il tempo che trova, ma a fare la differenza con un paio di traiettorie al millimetro è la Fiesta di Ogier che si lascia alle spalle (di un niente) le Hyundai di Mikkelsen e Neuville. A seguire troviamo Evans e Paddon il prolungamento di una sfida che domani potrebbe portare le seconde guide di Ford e Hyundai a giocarsi il successo, in virtù del loro favorevole ordine di partenza. Leggermente più indietro le Yaris, una partenza tattica, per non dire decisamente guardinga che potrebbe vedere le vetture di Tommi puntare su una gara ad eliminazione. Tra le WRC2 il primo round lo firmano le Fabia di Veiby e Kopecky, ma alle loro spalle aleggia l’ombra delle due C3 di Lefebvre e Tempestini, decise a fare vacillare il primato delle vetture di Mlada, nonostante per la vettura dello “chevron” si tratti solamente della terza uscita iridata.                

CLASSIFICA    

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