L’apericena del giovedì più che l’era ibrida sembra avere aperto le porte a quella dei battitori liberi, chi non ha vincoli di campionato e può concentrarsi esclusivamente sulle singole gare come Ogier e Loeb, approfittano del buio giocano subito a carte scoperte e Ogier rischia di fare saltare il banco già sulla prima speciale.
Ogier inizia la sua prima stagione part-time in maniera esplosiva, con due scratch pesantissimi che mandano al tappeto quasi tutti, chi riesce a restargli in scia sia pure con il fiatone gli paga un gruzzolo di secondi che in una gara completamente asciutta, non sarà facile assolutamente facile da recuperare. L’impressione è che non si sia andato a cercare nemmeno troppi rischi, ma con un’azione estremamente fluida ha capitalizzato la sua capacità di leggere un fondo asciutto ma con qualche chiazza di umido a rischio verglass, non lasciandosi intimorire dal correre al buio. Alle sue spalle un Loeb, altrettanto determinato che impressiona dal punto di vista del part-time, perché a differenza del lupo di Gap negli ultimi anni ha corso solamente a spizzichi e bocconi. Ma a differenza degli uomini Toyota e Hyundai i Fordisti giocano la carta di andare via con solo una scorta, una scelta che paga soprattutto nel garantirgli una Puma meno sbilanciata e questo da una bella mano al pilota Alsaziano, che conclude la giornata ad una manciata abbondante di secondi dall’avversario di una vita. Chi è partito pensando forse più del dovuto alla stagione che lo aspetta è Evans, il dragone gallese sulla prima in alcuni tratti non osa e rimedia quasi dieci secondi, ma lo shock è sufficiente per rimettere la testa in modalità on e sul Turinì cede al compagno di squadra solamente un paio di secondi nella discesa, dove preferisce mollare qualcosina. La sua performance gli permette comunque di tenere nel mirino Loeb che lo precede di appena 4”.5.