Il giudizio sul rally del Mexico è arrivato poche ore prima del via della gara Portoghese, un rigetto che lascia le cose come sono, ma sulla storia potrebbe non essere ancora stata messa la parola fine.
L’udienza alla corte d’appello sportiva di Parigi è stata ad inizio mese, ma la comunicazione della decisione è arrivata solamente a poche ore dal via della gara Portoghese. Un rigetto dell’appello che lascia la classifica del Mexico inalterata, e quindi con i 10″ di penalità Ogier non riesce a sommare i 4 punti di bonus della power stage. M-Sport per ora ha espresso la sua amarezza, ma ha anche fatto capire di non volere lasciare cadere la faccenda, ed è probabile che in questi giorni il team dei legali del team Britannico valuti ulteriori possibilità di contestare anche questo grado di sentenza. Si potrebbe dire che giustizia è stata fatta, visto che la colpa del Francese è lampante, ed a inficiarla sarebbe stato un vizio di forma ovvero la mancata applicazione della penalità sempre, ed il perfetto riposizionamento degli elementi. Peccato che questa vicenda più che una questione di giustizia vera è sembrata una rappresaglia nel confronto di Ogier reo in Svezia di avere deliberatamente rotto uno schema regolamentato malissimo ancora oggi. Ed oggi lo è ancora di più visto le tempistiche della comunicazione avvenuta quasi contemporaneamente alla partenza, una sorta di strategia mediatica per ridurre ai minimi termini una notizia che altrimenti avrebbe creato polemiche e polverone.