Nella prima tappa Messicana va via tutto da copione con un Ogier che capitalizza la sua posizione di partenza e nonostante una foratura lenta a Las Minas chiude la frazione davanti a tutti compreso il folto manipolo di piloti che gli parte alle spalle con maggiori vantaggi.
Con l’apericena riuscito malissimo alle spalle la prima frazione, quella fatta di speciali lunghe e vere, parte sotto il segno di El Chocolate, i chilometri ora sono solo trentuno ma abbastanza da lasciare un segno bello profondo. Una carreggiata stretta, molto sporca mette alle corde il povero Tanak che nel suo ingrato ruolo di apripista comincia a lasciare manciate di secondi sulla strada. L’Estone stringe i denti e ci mette l’anima, ma delle speciali dalle medie che raramente superano i 90 chilometri orari a fine giornata paga al campione del mondo in carica 37”.1 ma si guadagna una quarta piazza che gli permette di tenere il podio nel mirino. Un vantaggio quello dell’alfiere Citroen che ha superato i 40”, ma una foratura lenta sulla speciale di Las Minas (fortunatamente per il Francese di soli 10 chilometri) gli ha impedito di dilatare ulteriormente. Chi invece sui pericolosissimi (per le forature) sassi del Mexico la paga cara è Neuville, sulla speciale più lunga fora anche lui rimedia una foratura lenta che al traguardo gli costa una quarantina di secondi, ed a fine tappa si trova con una minutata sul groppone in sesta posizione, un distacco che senza l’inciampo sarebbe probabilmente dimezzato. Alle spalle di Ogier capitalizzano la loro posizione di partenza Evans e Meeke che vanno a prendersi i gradini bassi del podio con dei distacchi contenuti 14” e 21” che però sembrano destinati a dilatarsi nella tappa del sabato. E potrebbero non bastare a rintuzzare il probabile ritorno di Tanak. Una giornata assolutamente da dimenticare è quella della Hyundai, se le cose si sono subito male per capitan Neuville, è andata ben peggio agli altri due che favoriti dalla posizione di partenza (in fondo al gruoppo dei migliori) nelle prime speciali sono gli unici che sono riusciti a battere gli stessi tempi di Ogier. Ma nella replica di El Chocolate Mikkelsen si ferma quando ha ancora il timone della gara in mano, riesce a ripartire ma è solo un preludio ad uno stop definitivo a cui nessuno da risposte definitive. Sordo invece resta in scia a alla Citroen numero 1 ma un problema elettrico (alternatore o batteria) lo ferma nel trasferimento verso Las Minas. Vanno out anche Suninen che visti i danni non riuscirà a ripartire con il rally2, mentre Latvala raggiunge l’autodromo di Leon per le ultime due speciali spettacolo in quarta piazza, ma la sua Yaris che manifestava noie elettriche non vuole saperne di partire ed è costretto a issare bandiera bianca.