La temperatura gelida della notte non basta a cambiare gli equilibrio in campo, le speciali asciutte e senza insidie spalancano un portone all’armata Toyota con in testa un Ogier in controllo che sta già assaporando il suo nono successo sulle speciali del Montecarlo, alle sue spalle Kalle tiene la seconda piazza e con un tirone finale stacca definitivamente Neuville, mentre Evans salta Tanak e cerca di mettere nel mirino il podio.
Un meteo freddo ma soleggiato non regala nessuna incertezza, ad una gara che fila via fedele al un copione scritto per lo squadrone Toyota. Un Ogier imperiale, dopo avere posato nella giornata di ieri la sua ipoteca oggi ha disputato l’intera tappa in controllo, un passo modellato sul percorso, alzando il piede nei tratti che potevano nascondere qualche insidia particolare (sporco e forature). L’impressione conoscendo il lupo di Gap è che non si sia minimamente curato dei tempi dei suoi avversari, un vantaggio non così importante dal metterlo al sicuro da una foratura, oppure un dritto o un testa coda, ma Seb conosce il percorso più di chiunque altro, ed ha ben chiaro che i maggiori rischi si nascondevano nella frazione odierna. Se fosse necessario sa che domani potrebbe tornare a dare più ritmo alla suo passo, correndo meno rischi. Alle sue spalle Rovanpera e Neuville se le sono date di santa ragione per tutta la giornata, il Belga ha dato fondo ad ogni stilla di energia della sua Hyundai ed è riuscito a battere due scratch, i primi due parziali strappati allo strapotere Toyota. Kalle però non è stato da meno, nella bouclè del mattino è andato a prendersi due successi parziali, mettendo alla frusta la Yaris è riuscito a scrollarsi il fiato sul collo di Thierry, rubandogli una decina di secondi per poi imitare Ogier e prendersi qualche rischio in meno nella replica decisamente più sporca. Ma nell’ultima speciale di giornata Kalle con il buio Kalle ha messo a segno un terzo scratch pesantissimo portando il sua vantaggio a 16″.0 su Neuville e portandosi a soli 16″.0 da Ogier. Una ventina di secondi dietro al Belga, in quarta posizione si è riportato un Evans sempre velocissimo, che ha saltato senza problemi la Puma di Tanak. L’Estone ha lamentato qualche noia all’idroguida, ma anche senza quelle manciate di secondi persi, non è mai sembrato in grado di contenere la rimonta del dragone gallese, o di provare a restare agganciato alla lotta per il podio. La sesta piazza è per un Katsuta pulito che senza esagerare tiene indietro le due Hyundai di Sordo e Lappi. Il Finlandese con il passare dei chilometri è riuscito a prendere feeling con la i20 rally1, e se non fosse stato per qualche manciata di secondi persi per una foratura avrebbe già saltato Sordo che tiene nel mirino a soli 2″.6. Il Cantabro ha continuato a remare senza mai trovare il ritmo giusto, ed in più di una speciale ci ha messo lo zampino anche un ibrido a singhiozzo.