Il pilota Neo Zelandese dopo il mancato ritorno Finlandese ritorna alla carica con M-Sport e riesce a spuntare il Galles al volante della New Fiesta R5, in previsione dell’agognato ritorno al volante della Fiesta plus sugli sterrati Australiani.
Dopo il mancato ritorno sulle speciali di Jyvaskyla, per colpa di una disastrosa uscita di strada nei di test di preparazione Hayden Paddon è ritornato alla carica nel WRC con il team di Wilson. Obbiettivo rally d’Australia una gara a lui vicina, ed affine alle sue caratteristiche, ma anche di grande interesse per la cordata che lo sostiene, dove il suo principale supporter, ovvero Hyundai New Zeland gli ha concesso per la seconda volta il via libera a correre con le vetture dell’ovale blu. Un’occasione anche per Malcolm che oltre al rally sulla Fiesta plus gli ha proposto la nuova R5 per togliersi la ruggine del mondiale sulle strade del Galles. Visti i tanti problemi di gioventù in cui è inciampata in questi due mesi dal debutto, schiarare al via sulla R5 di casa Ford un pilota di grande spessore è una delle cose che è mancata in M-Sport, che ad eccezione del Germania con Camilli si è sempre affidata a line up lontanissime dallo spessore messo sul piatto dal team di Mlada Boleslav. Senza contare l’apporto che il pilota Neo Zelandese potrà dare nello sviluppo di una vettura che fatica a traslare i vantaggi del suo progetto dalla carta alla strada. In Australia l’obbiettivo, anche se è vietato parlarne, è di quelli ambiziosi con il profumo del podio. D’altronde Hayden l’anno passato è riuscito a strappare una pesantissima piazza d’onore, per chi vuole vedere il bicchiere mezzo vuoto viziata dall’uscita di Tanak nel finale, ma per chi lo gradisce mezzo pieno primo per distacco tra ci non era al volante di una Yaris plus. Dalla sua potrà contare su un ottima posizione di partenza (il venerdì), in una gara dove questa ha dimostrato di fare una differenza enorme, mentre contrò peserà la mancanza di prestazioni nelle gare super veloci della Fiesta plus, che ad un anno di distanza sulle prove Finlandesi si è dimostrata ancora una volta a corto di ossigeno.
