Tanak le doti velocistiche le ha tirate fuori nella prima parte della gara, questa volta con una limatina ai picchi, l’ultima frazione come da copione è andata via con tutti gli uomini a podio arroccati a difendere le proprie posizioni, imperativo non sbagliare con un Ogier più prudente degli altri e del solito.
Una tappa che da come è stata disegnata non avrebbe detto molto, si è mantenuta fedele ad un copione con le posizioni del podio saldamente nelle mani dei tre grandi protagonisti. Distacchi corti, vietato sbagliare ma con nessuno pronto a rischiare qualcosa per cercare di fare saltare il banco. Tanak così dopo il successo nell’isola dei quattro mori si concede un bis a breve distanza, dimostrando di essere pronto a tenere testa a tutti a cominciare dal suo capitano, un fido scudiero che nella corsa all’iride piloti si sta rivelando determinante. Si perché nella mente di molti gioco di squadra oppure i ruoli di prima e seconda guida sono legati solamente a tattiche di squadra difensive, fare passare dare strada ecc.. . Invece Wilson sta mettendo in difficoltà gli avversari, ed in particolare Neuville, con una dirompente tattica a due punte, con Ogier più attento almeno in qualche frangente ai punti e Tanak scatenato. Ma l’Estone si sta dimostrando maturo anche sotto il profilo tattico, come ieri pomeriggio ha marcato Mikkelsen in ogni frangente, regolando il suo passo un click in meno di quello del Norvegese come solo un automa (oppure Ogier) potrebbero fare. Un marcamento cattivissimo che ha tagliato le gambe, o meglio la testa, a Mikkelsen che forse sulle speciali meno sconnesse di oggi qualcosa avrebbe potuto tentarlo. Ma con Ogier che ha lasciato cadere la pressione amministrando solo il piazzamento, la lotta tra i tre non è mai decollata. Ogier dopo avere sonnecchiato per tutta la mattina nella power stage ha provato a dare un artigliata delle sue ma un pizzico di paura lo frena e riesce a mettere in carniere un onesto + 2. Alle spalle del podio riesce a risalire Hanninen che salta un Evans che non riesce più a graffiare come ieri e propio nella power stage si vede sorpassare anche dalla Citroen C3 di Breen, che si prende così l’ultimo posto della top five. .