Dopo un paio di mesi al palo il WRC ha riacceso i motori nello shake down di Sainte Agnés – Peille, primo atto di un Montecarlo ancora una volta con un percorso concentrato nel raggio di azione del principato. Un tracciato quello di Sainte Agnés poco rappresentativo, lento e molto stretto che ha visto eccellere Ogier.
Due chilometri e duecento ventinove metri che poco o nulla hanno a che spartire con il Montecarlo, per la lentezza del tracciato, ma soprattutto per una carreggiata molto stretta incassata tra il costone della montagna e una miriade di piccoli cordoli in pietra, dove forare o fare dei danni è facilissimo. Comparare i tempi da un anno all’altro è un esercizio forzatamente impreciso, anche se ad onore di cronaca va detto che già al primi passaggio si è visto che si viaggiava con un quattro cinque secondi di margine sull’anno passato. La differenza tra lo shake venti ventidue e questo era palese a vista, l’anno passato i primi passaggi di tutti sono stati votati alla prudenza massima, ma a distanza di un anno digeriti il maggiore peso e i baricentri più alti, si è cominciato sin dai primi metri ad andare forte sul serio. Ovviamente nessuno è andato a cercarsi dei rischi ma vedere i primi schiacciati in un fazzoletto di un paio di secondi, e soprattutto il tempi migliorare di un secondo o due da un passaggio all’altro (a seconda di quanto si è andati forte nel passaggio precedente) da un idea di quanto siano stati assimilati gli automatismi di guida sulle rally1. L’unico a partire con una certa circospezione è stato Lappi, ma dopo il primo passaggio la sua prestazione si è allineata con il gruppo dei top (anche se al fondo). A battere il miglior tempo è stato Ogier, con una zampata nel terzo ed ultimo passaggio va a sistemare la questione tra i due galletti Rovanpera e Neuville. Ma nel fazzoletto di un secondo e un decimino troviamo anche Evans, Sordo e Loubet. Nonostante si trattasse chiaramente di una vittoria senza alcun peso, l’impressione è stata quella di un manipolo di concorrenti già proiettati in gara, pronti a cercare di mettere pressione agli avversari, decisi a infiammare la gara sin da questa sera.