In questi giorni a tenere banco è ancora il WRC, ma a differenza degli anni passati anche il CIR è in pieno fermento in vista del 2019, ipotesi e previsioni non mancano ma tra rumors buttati la per sviare l’attenzione ed altri più probabili qualcuno comincia a prendere forma come il passaggio di testimone tra i marchi del gruppo PSA.
Lo stop della Peugeot 208 è nell’aria oramai da un po’ di tempo, anche se la vettura preparata da Fabbri ha compiuto il suo miracolo anche quest’anno vincendo contro l’età, ed ogni previsione, l’ora sembra oramai arrivata. La nuova arma R5 del gruppo Francese, ovvero la Citroen C3 è orami entrata a pieno regime. Nel WRC i risultati hanno lasciato un po’ a desiderare, ma in Francia il team CHL con Bonato è andato a prendersi il titolo nazionale con un margine di punti considerevole sul secondo. Persona che rispondeva al nome di Bryan Bouffier, uno dei piloti Francesi più forti del momento in campo nazionale ed internazionale. Inoltre Bonato ha vinto ben cinque dei nove round della serie, di cui quattro ininterrotti monopolizzando il finale di stagione. In questi mesi autunnali le prime C3 clienti sono state consegnate, ed anche in Italia sono arrivate le prime con G-Car in testa, ma a quanto pare anche nelle officine di Fabbri si lavora già sulla vettura dello “chevron”. Tra le ipotesi che circolavano a Monza con più insistenza c’era quella di una stagione sabbatica, per non rendere traumatico il cambio di marchio. Ma quella più credibile ad oggi è che l’importatore del gruppo PSA si stia apprestando ad entrare in campo con la Citroen C3 già dalla prossima stagione. Anche se al momento non c’è ancora una decisione definitiva, ed in molti si trincerano dietro ai no comment ecc..; il cambio di colori dal bianco blu di Peugeot al rosso della Citroen sembra cosa fatta. Tra i dettagli mancanti c’è un tassello importantissimo che è quello del pilota, che potrebbe non essere Andreucci. Il Garfagnino di questi tempi si sta guardando intorno e la cosa non è passata inosservata, resta solo da capire se si tratta di movimenti per non restare al palo nel caso di pause di transizione, oppure se si tratti di un vero preludio ad un divorzio.