PENALITA’ A SCOPPIO RITARDATO

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In Sardegna Campedelli e Basso sono rimasti ore nel limbo di un tempo imposto che il collegio si è preso tutto il tempo per ufficializzare, ma al Roma Capitale si è sfiorato l’impossibile con un minuto di penalità per irregolarità tecnica inflitto a Lukyanuk, dove tra accertamento e penalità sono trascorse quasi ventiquattro ore.    

Chi pensava che quanto successo in Sardegna non si potesse ripetere, anche perché quel ritardo nello stabilire il tempo imposto riguardava i protagonisti del CIR e nel mondiale si sa che frequentemente quanto non è marchiato WRC passa sotto traccia. A Roma invece è andata peggio, coinvolgendo Lukyanuk, ovvero il primo pretendente alla corona continentale e di conseguenza gli interessati alla lotta per i due gradini bassi del podio. Oggetto della presunta irregolarità l’interasse della Citroen C3 Saintéloc che risultava fuori per 2mm. Indipendentemente dal fatto che la squadra si riserva la possibilità di presentare appello e da qualche contestazione sulla procedura seguita nella misurazione, dettagli squisitamente tecnici in cui non ci avventuriamo in commenti, a sollevare i dubbi più grandi è la tempistica. La misurazione viene eseguita all’ingresso del primo riordino a Fiuggi (TC 3A), con un orario previsto per la prima vettura 13.11 del sabato; mentre la decisione degli steward viene comunicata la domenica alle 11.33; quando i primi concorrenti stanno entrando nel service di Fiuggi di metà giornata. Tra la comunicazione e la correzione delle classifiche passa un’oretta abbondante, abbastanza per disputare ancora una speciale (la Affile Bellegra 2). Un ritardo a cui si possono dare tutte le giustificazioni del caso ma che hanno falsato molti aspetti della gara, a cominciare dalla corsa di Lukyanuk che ha perso la terza piazza per soli 2”.7, forse osando un po’ di più in tutta la seconda tappa avrebbe potuto salvare quei pochi secondi dalla rimonta di Crugnola, anche se i due sono andati a tutta o quasi per l’intera seconda tappa. Qualcosa però per Campedelli sarebbe cambiato nella sua condotta, perché alla fine della tappa del sabato sarebbe risultato secondo con un buon vantaggio su Lukyanuk e quindi correre in controllo, che non è propriamente la stessa cosa che mantenere alta la pressione sull’avversario, cercando di rosicchiargli secondi. Per quanto riguarda Crugnola anche se alla fine è cambiato poco o niente, perché il Varesino scatenato ha dato tutto comunque, partire per una seconda tappa con il Russo a 23” oppure a 1’23” avrebbe potuto modificare la sua condotta. Come in Sardegna si trattava di un collegio internazionale, con un solo membro Italiano e presidente straniero. In teoria un organo super partes di grande esperienza, ma in realtà sempre più sovente sono proprio i collegi internazionali a lasciare perplessi con decisioni discutibili o superficiali (vedi i ritardi Sardi e Romani). Forse sarebbe veramente il caso che la FIA cominciasse a selezionare i suoi sportivi con maggiore meritocrazia e professionalità, perché alla fine a perdere la faccia è l’organizzatore che nulla può sul collegio e le sue decisioni.

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