Il giovane pilota dell’altopiano di Asiago dopo avere fatto saltare il banco dello Junior sulle speciali del Targa Florio, conferma di non essere una meteora e anche sulle speciali sterrate del San Marino va a vincere in maniera cristallina con un prestazione veloce e regolare a cui nessuno è riuscito a replicare.
Dopo una Targa Florio da incorniciare, Davide Pesavento supera il primo esame sulla terra con il massimo dei voti, ed una lode strameritata. Una gara impressionante per la capacità di correre sul passo tenendo velocità e regolarità con una costanza da vero campione, impensabile per un ragazzo che prima di iniziare lo Junior ha corso appena otto rally. Cinque nel venti ventidue (tre su asfalto e due su terra) e tre quest’anno (una su asfalto e due su terra). A differenza del primo round siciliano dove ha corso nella stessa maniera, questa volta la performance è stata straripante visto che è riuscito a battere sei scratch su otto speciali disputate. Nella prima speciale del sabato Marco Zanin fa esplodere i cronometri, mollando a tutti gli avversari più di un secondo a chilometro, e balza al comando della gara, ma nella speciale seguente si ribalta ed è costretto ad issare bandiera bianca. Nel frattempo Pesavento da un click al suo passo e sugli otto chilometri della Pieve di Cagna, molla poco meno di un secondo a chilometro si riprende il timone della gara, e con Zanin fuori l’unico che riesce a restargli in scia è il figlio d’arte Geronimo Nerobutto, mentre la resistenza del resto del gruppo si sgretola con il passare dei chilometri. Il pilota di Roana dopo avere controllato la situazione in maniera autoritaria nelle speciali della seconda tornata, nel terzo passaggio continua a tenere alto il suo passo, portando il suo vantaggio su Nerobutto ad una ventina di secondi, castrando sul nascere anche la sola idea di tentare una rimonta nel finale.