In una Croazia dove a farla da padrone è stato il meteo, quello atteso del venerdì e gli scrosci a sorpresa che non sono stati previsti del sabato e della domenica, la scelta delle gomme è stata una delle chiavi di volta della gara. È quindi interessante analizzare alcune di queste scelte con Terenzio Testoni l’uomo del WRC del gommista italiano.
Una gara, con un asfalto estremamente scivoloso, con una forte tendenza a sporcarsi che abbiamo imparato a conoscere l’anno passato, ma la pioggia ha rimescolato completamente le carte e con grande sorpresa ci si è trovati a fronteggiare una situazione impegnativa quanto il Montecarlo. Come ci confermano le parole di Terenzio Testoni. “Abbiamo corso in condizioni estreme per niente tipiche della Croazia, almeno quella che abbiamo conosciuto l’anno passato, condizioni difficili da trovare da qualsiasi altra parte. Personalmente, non ho mai visto nulla di simile da molti anni. Dal punto di vista delle gomme, venerdì a causa della scarsa aderenza e scivolosità delle strade, con tanta acqua e fango in superficie, i piloti tendevano a prendere tagli ancora più profondi del solito, danneggiando in alcuni casi non solo i cerchi ma anche gli pneumatici. Nella tappa di sabato invece il problema più grande che abbiamo affrontato sono state le auto che scivolavano, il che significava che a volte buttavano giù il pneumatico dal cerchio in caso di impatto. Il problema principale era l’incoerenza della presa, in alcuni punti il grip era buono mentre in altri era quasi inesistente. Ciò ha portato a uno stile di guida incerto dei piloti, che ha messo ulteriore stress sugli pneumatici. Un aspetto amplificato dalla mancanza di visibilità, che ha portato chi era al volante a prendere tagli più importanti e spargere più fango e ghiaia sulla strada. Proprio come a Montecarlo, abbiamo visto alcuni piloti correre incrociando le gomme, con una combinazione di pneumatici slick e da bagnato scelti da molti. Non c’era infatti una vera scelta ottimale per tutte le speciali ma solo il miglior compromesso per l’intero gruppo di prove da affrontare. Ma questa è la cosa grandiosa del rally, c’è sempre una sorpresa dietro ogni angolo”.