Parlare di fulmine a ciel sereno potrebbe sembrare esagerato, ma il giorno in cui scade il termine, per le case costruttrici degli pneumatici, di presentazione della propria offerta al bando per la fornitura unica di gomme del mondiale rally nel triennio 2025 – 2027, vedere la casa milanese gettare la la spugna sorprende e lascia spazio a qualche dubbio.
Il 26 luglio è scattato il bando per la fornitura degli pneumatici nel WRC, e nelle settimane passate da allora ad oggi non era mai trapelata da parte della casa Milanese sentore di incertezza sulla sua volontà di concorrere all’aggiudicazione del bando. Trattandosi di gara e non assegnazione a trattativa privata non ci possono essere certezze, ma imprenditorialmente è sempre stata vista da tutti come la logica prosecuzione di un lavoro iniziato nel 2021. Un quadriennio dove il reparto tecnico italiano si è fatto apprezzare per l’ottimo compromesso raggiunto tra affidabilità e prestazioni, se le rally1 costituiscono un mondo a se, isolato al solo WRC, nelle serie support WRC2 e WRC3 gli stessi pneumatici sono una delle scelte preferite sul mercato libero. Ed oltre a portare nella bacheca di Pirelli molti titoli nazionali, quest’anno sono riusciti a conquistare anche la corona Europea con Paddon. Una serie di fattori che sino a ieri ha fatto intravedere l’intenzione di continuare o almeno provarci, di sicuro vedere l’angolo di Pirelli gettare la spugna il giorno in cui si chiude il bando è molto più che una sorpresa. Uno dei fattori alla base di questa decisione molto probabilmente è l’impegno promozionale legato al bando, un gettone pubblicitario da versare al promotore che veicola l’immagine del prodotto e quella del marchio. Ma nel quadro generale del WRC sembra avere lasciato il segno la nuova visione sul futuro a livello tecnologico del campionato. In Grecia teoricamente dovevano uscire delle indicazioni (almeno indicative) sul futuro a breve, ed anche se nessuno si è sbilanciato, anzi apparentemente si è arrivati al solito nulla di fatto, mettendo assieme una serie di tasselli il sentore è che qualcosa sia emerso e se andrà a concretizzarsi, potrebbe rendere meno appetibile l’impegno promozionale.