Il campionato italiano terra riparte con una new entry, quel Valtiberina le cui ambizioni sono cresciute molto in questi ultimi anni ed a battersi per il successo ci saranno Andreucci e Campedelli che assieme al Finlandese Lindholm hanno lanciato il guanto della sfida al campione in carica Stephane Consanì.
Tra le 28 R5 che andranno a battersi per il successo in nomi di spessore non mancano, soprattutto i tra i protagonisti delle strade bianche, forse l’unica assenza di spicco è quella di Umberto Scandola, ma dal versante italiano a compensare ci saranno Paolo Andreucci e Simone Campedelli due dei grandi protagonisti negli ultimi anni della massima serie tricolore. Il Garfagnino però questa volta abbandona la stanca Peugeot 208 T16 per la più prestante Citroen C3 R5, mentre il Romagnolo sarà al volante di una Fiesta MK2 by GB Motors. Due vetture che sulla terra hanno dimostrato a più riprese di essere molto competitive, pur non trattandosi di un assalto al tricolore, ma di una semplice presenza in preparazione del Liepaja per vincere bisognerà fare comunque i conti anche con Emil Lindholm. La sua Fabia R5 ha mostrato a Roma di essere in grande forma e questa volta si corre sulla terra dove le sue coperture le MRF non sono certo digiune, a differenza della prima Romana su asfalto. Tutti contro il campione Consanì che non sembra avere nessuna voglia di mollare la sua corona, ed anche se questa volta sembra avere faticato non poco a tirare le fila del budget, la maggiore concorrenza è sicuramente uno stimolo per il Francese che sulle strade bianche ha dimostrato di avere un gran passo. Da tenere sotto osservazione il san marinese Ceccoli, i due Marchioro, Nicolò e Christian, ed Alessandro Bettega, ma ad Arezzo ci sarà anche l’incognita Matteo Gamba, oramai da anni protagonista di rare uscite a spot, si ripresenta sulla terra dove non corre più da moltissimo tempo, ma vista la stoffa.. . Un primo round che tra moderne 75 e storiche 17 supera le novanta vetture, un inizio in salute anche per le gare sterrate, una tipologia che in altre occasioni è sempre andata in sofferenza per prima.
