Il pilota siciliano al Lanterna finale unica della Coppa Italia si prende il suo primo successo di peso non riservato solamente ai giovani, con i suoi ventotto anni nel suo palmares conta ben due titoli tricolori junior, il primo vinto addirittura nel 2017 all’età di ventuno anni, ma poi non è mai riuscito a concretizzare il salto tra i grandi, tra stagioni storte e la dura realtà dei budget.
In passato troppe volte la finale di Coppa Italia ha visto battersi per il successo piloti bocciati (e non) in altri campionati, ma con nel loro palmares dei successi nella massima serie, oppure dei titoli nella serie cadetta o nel Promotion. Non avere un barrage come succede per il CIRP (campionato Italiano rally Promotion) dove si lascia fuori i piloti che hanno ottenuto risultati di peso nella massima serie, solleva più di una perplessità a livello sportivo. Da un certo punto di vista Marco Pollara potrebbe sembrare uno di questi, nel panorama tricolore il suo è un nome di peso, uno dei pochi ad avere vinto per ben due volte lo Junior, quello targato Peugeot a ventuno anni, ed a ventitré il primo tra quelli a marchio ACI Sport. Ma questi non sono riusciti a spalancargli le porte dei rally nazionali, sfortuna, qualche errore e budget. Nelle ultime stagioni ha ristretto il suo raggio di azione nelle gare del CRZ di zona (Sicilia) dove ha sempre spadroneggiato inanellando in quattro stagioni un numero di successi assoluti davvero notevoli. Ma nelle due finali di Coppa Italia affrontate a Modena, ed in Lazio pur battendosi per entrare nella top-five non è mai riuscito a lasciare un segno. Sulle speciali della Lanterna ha dimostrato sin dai primi metri di potere puntare in alto, e sulla prima speciale della domenica ha preso il timone della gara e con i tre scratch realizzati è riuscito a resistere ad un Giacomo Scattolon che non ha mai mollato, ma alla fine si è dovuto accontentare di mettere in carniere uno scratch in più del siciliano, mentre nella classifica generale si è dovuto arrendere per 3”.3. Il pilota Siciliano si prende così una bella rivincita tricolore, perché la concorrenza alla finale di Coppa Italia era di quelle importanti da uno Scattolon quest’anno salito sul podio del CIRP, ad un impressionante Ivan Carmellino, capace di convincere anche lontano dalle strade amiche del nord Piemonte, ed al Lanterna ha piegato il campione del TIR Pinzano e il forte pilota savonese Francesco Aragno.