PORTOGALLO EFFETTO DAKAR

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Quando le strade diventano un tappeto di sassi, il drago della Dakar diventa imprendibile. Nasser Al-Attiyah risponde alla grande all’attacco delle Skoda e resta ampiamente leader in WRC2 nella seconda giornata del Rally del Portogallo.

Bellissima la sfida tra gli iscritti del WRC2 nella seconda tappa del rally iridato portoghese. Alcuni dei comprimari di ieri hanno presto lasciato la scena. Yazeed Al Rajhi, secondo al termine della prima giornata, incappa in una mattinata no. Un testacoda, due errori e la roccia che mette al tappeto la sua Fiesta RRC spengono ogni velleità di alta classifica. La stessa pietra costa solo una foratura a Karl Kruuda, già leader nella prima tappa, ma l’estone conclude il sabato mettendosi per cappello la Citroen DS3 R5.

Usciti loro, si scatena l’inferno verde. Le Skoda Fabia R5 ufficiali di Pontus Tidemand e di Esapekka Lappi battono colpo su calpo, soprattutto con il finlandese che si aggiudica tutte le prove del mattino, tanto da rimontare fino ad una manciata di secondi dal leader Al-Attiyah. Ma le condizioni delle strade nel secondo giro sono fatte per il pilota del Qatar e per la sua Ford Fiesta RRC, un carrarmato che sembra non patire alcun colpo. Nasser fa tripletta nelle tre ripetizioni del pomeriggio e mette al sicuro la leadership. Con Lappi che rompe un triangolo della sospensione posteriore e deve pensare solo a portare la macchina al parco, mentre Tidemand va in crisi di freni. A fine giornata, il campione europeo segue il campione mediorientale per una cinquantina di secondi. Con Tidemand una quindicina di secondi più in là.

Giù dal podio, Stephane Lefebvre con la DS3 R5 che segue di un minuto e mezzo Tidemand, quindi Julien Maurin e Abdulaziz Al-Kuwari. In ritardo Jari Ketomaa, che ha picchiato il posteriore destro. Tutte disperse le Peugeot. Delle quattro 208 T16 che hanno preso il via, neanche una è riuscita a riprendere il via nella seconda tappa dopo la carneficina di motori del primo giorno.

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