Anche se gli ultimi aggiustamenti almeno per le validità da dare ai vari calendari nazionali CIR, CI WRC e CIRT dovrebbero arrivare nella settimana del Como e la conferma delle date nella teorica riunione Romana (visto le regole anti assembramento probabilmente ..), ma con l’arrivo delle iscrizioni a calendario via telematica i calendari cominciano a prendere forma.
Le massime serie dedicate ai campionati tricolori rally, almeno per quanto riguarda i calendari non dovrebbero riservare grandi sorprese, soprattutto considerato che la commissione rally per evitare un 2020 con delle cancellazioni last minute (sui campionati riprogrammati) aveva garantito giustamente la validità a tutte quelle gare che nel 2020 avevano deciso di passare direttamente al 2021. Un fattore che ovviamente finisce con il congelare i relativi calendari. Per quanto riguarda il CIR gli appuntamenti con date quasi sicure sarebbero il Ciocco (3° week end di Marzo); Sanremo (2° w.e. di Aprile); Targa Florio (2° w.e. di Maggio); Roma Capitale (4° w.e. di Luglio); Due Valli (4° w.e. di Ottobre); Tuscan Rewind (3° w.e. di Novembre). All’appello manca il Mille Miglia che ad oggi risulta in concomitanza con il Sanremo, ma da indiscrezioni potrebbe slittare a settembre, ed a quanto pare il Sardegna anche nel 2021 non dovrebbe trovare posto nel calendario dell’Italiano. Con il Sardegna fuori però si aprirebbero le porte per un eventuale ingresso dell’Adriatico o del San Marino se non addirittura tutte e due nel caso il Tuscan tornasse a traballare, anche se l’organizzazione dopo la crisi settembrina sembra averci messo una pezza. Immobile il calendario dell’Italiano WRC con: Elba (3° w.e. di Aprile); Salento (5° w.e. di Maggio); Alba (2° w.e. di Giugno); Marca Trevigiana (1° w.e. di Luglio); Friuli Venezia Giulia (5° w.e. di Agosto); San Martino di Castrozza (2° w.e. di Settembre). La sequenza delle gare CIRT è forse la più incerta con Val Tiberina, Nuraghi Vermentino, Adriatico, San Marino, Liburna e Tuscan. I dubbi relativi alle date sono principalmente legati ad eventuali doppie validità CIR e CIRT che a cascata andrebbero a rivoluzionare quanto proposto in un’ottica campionato terra. Uno dei pochi punti interrogativo per il momento resta l’eventuale inserimento della prima tappa del Sardegna nel campionato terra, sulla falsariga di quanto è stato fatto nel 2019.