La tradizionale sessione di prove libere pre-gara ha fornito le sue impressioni e leggendo la classifica; in condizioni estremamente asciutte, il maestro della superficie ha riportato alla mente di tutti gli osservatori della disciplina i bei ricordi a cui ci ha viziati.
Ribadendo a tutti che Ogier è una realtà cui fare i conti ad ogni sua apparizione, poiché in questa stagione ha scelto di svolgere solamente un programma parziale. I due chilometri e rotti tra Saint-Agnés e Peille, un tratto della vecchia speciale che un tempo ha ospitato le mitiche Gruppo B e tante altre vetture, che nella sua versione lunga è stato un punto di ritrovo della tappa finale per migliaia di appassionati proprio a Saint Agnés. Le prime informazioni in condizioni di confronto vero, dall’introduzione della regolazione ibrida, hanno evidenziato quanto era già emerso nei test pre-Montecarlo con delle vetture più nervose (con meno elettronica, più peso, baricentro più alto era impensabile attendersi qualcosa di differente). Il verdetto, anche se su quel tracciato lascia il tempo che trova è stato in linea con le aspettative, visto che Sébastien Ogier (Toyota Yaris GR) ha preceduto di 5 decimi la Ford Puma del suo connazionale, ed ex compagno di squadra Loeb. Non sorprende che la terza prestazione assoluta l’abbia ottenuta il gallese Elfyn Evans, attuale compagno di squadra di Ogier alla Toyota che sull’asfalto asciutto è sempre stato uno dei migliori; ed a Peille ha ceduto un intero secondo al pilota di Gap. Quarto Thierry Neuville, che paga un secondo punto otto, su questa strada ha faticato a mettere giù la precisione delle sue linee con la reattività della vettura. Dalla quinta piazza in avanti in un fazzoletto di pochi decimi troviamo le Ford Puma di Adrien Fourmaux, Greensmith e Craig Breen, che su una carreggiata molto stretta, ed un tracciato più lento hanno preferito non andare a caccia di grane. Il giapponesino Takamoto Katsuta è stato rallentato da problemi legati ad una perdita idraulica, mentre Tanak ha fatto i conti con dei problemi elettronici, che a più riprese hanno causato il blocco del motore. I baby vichinghi Rovanpera e Solberg vista la strada hanno preferito limitarsi a fare il compitino, evitando qualsiasi rischio.