PROMOSSE LE EVO TERRA SULLA C3 RALLY2

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L’attesa è stata lunga e sospirata, ma sugli sterrati del Portogallo i jolly evolutivi giocati dalla Citroen Racing sulla C3 Rally2 con l’obbiettivo di migliorare la vettura sulla terra, e garantire un alto grado di competitività almeno sino alla fine del 2025, hanno dato i risultati sperati e la vettura dello “chevron” registra uno step che la riportata nel vivo della battaglia per il WRC2.

I primi jolly evolutivi sfornati dal reparto corse francese sono arrivati a inizio primavera, migliorie e affinamenti che hanno dato qualcosa in più sull’asfalto dove la vettura è da sempre nel lotto delle migliori, ma i più attesi erano quelli per la terra, dove la vettura l’anno passato era in forte ritardo nei confronti della concorrenza. I nuovi ammortizzatori e le geometrie collegate a questi, studiati dal reparto corse Citroen, hanno consentito alla C3 Rally2 di fare un bello step in avanti, ed in Portogallo hanno dimostrato tempi alla mano di avere cambiato passo. Anche se non è arrivato il successo nel WRC2, la vittoria della classe RC2 di Nikolay Gryazin, con una manciata di secondi di vantaggio sulla Yaris di Solans, è un risultato impensabile nella stagione passata, dove Rossel ha sempre faticato sulla terra a tenere il passo degli avversari. Il pilota Russo in quest’occasione, come in Sardegna non prenderà punti nel WRC2, una scelta tatticamente condivisibile visto che il russo è sempre risultato maggiormente a suo agio nei rally più veloci. Gare dove si presenterà con una vettura evoluta già ben collaudata, mentre in Portogallo e Sardegna per vincere bisogna sempre fare i conti con l’elemento affidabilità. Ed il suo successo di classe è arrivato in virtù di una gara corsa tutta sul passo, lasciando sfogare i piloti più veloci che nella prima metà della gara sono tutti caduti nei trabocchetti della gara. Nelle fasi iniziali dove i top driver del WRC2 hanno portato i loro mezzi molto vicino al limite, assieme alle Fabia RS di Solberg, Greensmith e Loubet in piena bagarre per la leadership c’era anche la C3 di Rossel. Quando Solberg è uscito di strada è stato proprio Yohan a raccogliere il testimone del comando, ma sull’ultima speciale della mattinata rimedia una foratura, ed il cambio ruota gli costa un minuto e mezzo e perde il timone della gara. Nonostante quest’inciampo alla fine del sabato si è riportato a soli 11” dal leader provvisorio Solans. Al suo tempo però ha dovuto sommare due minuti di penalità, uno di anticipo pagato a fine giornata e uno per essere partito dopo la foratura con le cinture non allacciate correttamente. Due leggerezze imperdonabili per chi ambisce al mondiale, ed a fine gara si è dovuto accontentare di una grigia quinta piazza. L’unico conforto è quello di una vettura che ha dimostrato di avere trovato la giusta verve anche sulla terra, ma ad Alghero non potrà più sbagliare, altrimenti rischia di compromettere il sogno iridato, che oggi lo vede capeggiare la classifica con tre risultati utili.

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