Il nuovo regolamento sui punteggi venti ventiquattro sembra oramai arrivato al capolinea, una regola inserita nel dossier presentato lo scorso anno al consiglio di ottobre, ma quando è stato messo nero su bianco a inizio stagione dal gruppo di lavoro, è diventata una regola senza padre e contestata da tutti.
Le regola dei punteggi WRC, con l’introduzione del super-Sunday ha subito una serie di attacchi ininterrotti, da parte di tutti: piloti, squadre e soprattutto di quasi tutti gli appassionati; accusata di ogni male del mondo dei rally, ma soprattutto di sminuire la vittoria assoluta. In molti negano sia riuscita a dare maggiore sale alla tappa della domenica, chi perché dà la possibilità ai piloti attardati, e peggio ancora a chi è in gara grazie al super rally di mettere assieme qualche punto pesante in più, e non solamente qualche spicciolo. In realtà l’effetto di vivacizzare la domenica c’è stato, chiaramente non è stata una cosa rivoluzionaria, ma quei punti in più hanno dato un plus al passo di tutti. Chi prima poteva puntare solo ai punti della power stage, ed andava di conserva nelle altre speciali, ha innegabilmente mantenuto un passo sostenuto per tutta la domenica. Ma anche nel caso di un podio già cementato, i top hanno gestito ma sempre con un occhio a non alzare completamente il piede e non lasciare qualche punto gratis a delle terze guide impegnate a portare la vettura all’arrivo e basta. Quindi l’obbiettivo primario è stato centrato, e tutto sommato le classifiche non sono risultate così differenti da prima. Qualcuno è arrivato a parlare di una regola pro Neuville, visto che ad un certo punto vantava una sola vittoria contro le tre di Ogier, dimenticando però che il Francese aveva disputato tre gare in meno (per sua scelta). Al contrario di chi afferma che la vittoria viene sminuita, ci è sembrato si sia puntato maggiormente il dito sulla capacità di performare su tutta la gara. I punti negativi principali iniziano proprio dal promoter (uno dei probabili padri della regola che ha tirato il sasso e poi ..), con le sue foto promo a fine gara dove è sembrato dare maggiore risalto a chi aveva segnato più punti, creando più confusione. Il sistema di assegnazione dei punti del campionato è una cosa, un altro è l’albo d’oro della gara, e consultandoli oggi risultano solamente i primi tre assoluti. Il lato negativo peggiore dal punto di vista sportivo è non avere adeguatamente regolamentato una tappa già dimezzata, che però variava dai quaranta chilometri di alcune gare, ai settanta di altre (poco meno del doppio). Confermare i punti del sabato con l’arrivo della domenica è un di più che crea confusione nello spiegarlo in maniera giornalisticamente comprensibile soprattutto a chi segue le gare saltuariamente. In particolare oggi che con il web l’informazione è immediata. L’unica cosa certa annunciata per il futuro è che non ci sarà una marcia indietro e questo lascia più di una perplessità su dove si andrà a parare. La speranza è che non si prendano decisioni tanto per cambiare e non adeguatamente ponderate, valutando attentamente pro e contro.
