Il kit R4 by Oreca dopo la passerella al Var 2017 come apripista è rimasto nel cassetto per mesi, qualche notizia di acquisti mai confermati, unica cosa certa il consistente abbassamento del prezzo del kit, ma in Spagna è finalmente arrivata l’ora del debutto ufficiale.
Mai debutto è stato così sofferto, addirittura ad un anno di distanza dall’uscita pubblica come apripista al Var alla fine della passata stagione, più che di affinamenti tecnici alla base di tanto ritardo c’è stato solamente un kit che ancora oggi convince poco. Nato sulla falsariga dei kit sud americani e di quelli dell’Asia Pacifico offre la possibilità di creare una 4WD su qualsiasi modello di vettura, con un ottimo grado di competitività. In realtà ha sbattuto il muso in un prezzo che tra vettura e kit si avvicina molto a quello di un R5, ed anche dopo i saldi primaverili la situazione ha faticato a smuoversi. Le voci rimbalzate di tanto in tanto di kit venduti non hanno mai avuto seguito, l’unica a sposare il progetto per il momento è stata la ASM Motorsport, alla quale si è aggiunto il progetto della Francese Milano Racing, che visto il suo legame con il marchio Abarth per tenere alto l’interesse ha deciso di tentare la sorte andando a dare quattro ruote motrici alla 500. In Spagna la ASM Motorsport di Barcellona dopo un po’ di tira e molla si è lanciata nella fabbricazione di una Dacia Sandero e di una Ford Fiesta. Visto che le vetture dovrebbero essere pronte per fine dicembre gennaio, per avere delle risposte e risultati in gara ASM ha portato sotto le sue tende la Toyota Etios della Oreca affidandola al Gallese Osyan Price per un debutto ufficiale sulle strade bianche del Ciudad de Granada, penultimo appuntamento del campionato terra iberico. Il risultato finale è stato decisamente confortante con un’ottima seconda piazza dietro alla Skoda Fabia di Xavi Pons dominatore di questa stagione prima con la Peugeot 208 T16, ed ora con la Skoda Fabia. La costanza dei tempi della Etios tre volte in scratch e mai sotto il quarto posto di speciale da ancora più valore alla performance complessiva. Anni luce davanti alle gruppo N, ha messo in riga anche la R+ (competitiva omologazione nazionale). La differenza con le R5 come era prevedibile è abbastanza marcata e va oltre i 52” di ritardo finali (sui 90 chilometri di speciali), visto che dopo una partenza a razzo Pons da metà gara in avanti è andato in modalità controllo. Un Gap accettabile se verrà confermato il risparmio di budget gestionale che dovrebbe essere del 40% inferiore a quello di un R5.