Dopo la baruffa a inizio anno con il Val d’Orcia passato nel campionato tricolore rally da questa stagione, l’ingresso last minute del Marche nel CIRT che è andato a tappare il buco del Valtiberina, ha portato l’organizzazione della serie a rinunciare alla sua prova di partenza, posticipando la serie al dicembrino Prealpi Mastershow.
Non c’è pace per il Raceday, a sei mesi dal Val d’Orcia si è aperto il caso Rally delle Marche e al timone della serie l’hanno presa male. La decisione della gara di Cingoli di andare in soccorso al CIRT, come per Radicofani è stata giudicata inconciliabile con le gare del Raceday, per una questione di chilometri e di iscrizione. Una posizione rigida decisa ad andare al faccia a faccia più duro, in netto contrasto con quella linea che sino al 2018 aveva portato CIRT e Raceday a condividere alcuni appuntamenti del loro calendario. Ripescata nei due anni della pandemia per cercare di portare a casa capra e cavoli. E’ evidente che in questi due anni si è incrinato qualcosa nei rapporti di convivenza tra le due serie, se da una parte il taglio dei chilometraggi complessivi del CIRT è stata una sorta di invasione di campo che ha obbligato il Raceday ad un ritorno ai chilometraggi più short per distinguersi e tornare a marcare una propria identità. Una scelta identitaria, ma che in questo momento particolare che sta vivendo la terra, con sempre meno gare ed organizzatori disposti a scommettere sulle strade bianche rischia di diventare un boomerang. Mettere fuori il Marche ha significato restare con una data scoperta nel 2022, perché a calendario non ci sono più gare sulla terra. A inaugurare la serie 2022 – 2023 sarà così il Prealpi Master Show a dicembre, un campionato che obbligatoriamente risulterà sbilanciato sull’anno nuovo, e con un evidente difficoltà a trovare un sostituto per il marche. L’ipotesi ventilata di un ritorno in scena del Valtiberina è ipoteticamente praticabile, ma per il pool aretino che andrebbe così a riprendersi la sua creatura lasciata andare nel nome del sogno mondiale, si troverebbe a fare i conti con la vicinanza di date con il Valli del Tevere da loro organizzato. Uno sforzo non indifferente per Greg Matusali e la sua squadra, senza dimenticare che attorno al Valtiberina c’è sempre stata una forte impronta per avere una gara in grado di distinguersi, una filosofia che confligge con l’idea di un Raceday a format ristretto. Per il momento si tratta di ipotesi, nulla di concreto, un incertezza che però non depone a favore di una serie che oggi dovrebbe essere nel pieno della promozione della nuova stagione