RALLY DAL LOOK DTM

0

Il tanto atteso esordio delle nuove WRC+ è arrivato, ed anche se con i toni pacati di uno shake down che ha intimorito i più, qualche indicazione di massima si è vista, vetture più potenti ma nessun mostro indomabile, impressiona invece l’abuso in stile circuito di appendici aerodinamiche e look allargati.

Ora si attende il verdetto delle speciali, quelle vere dove il piede bisogna metterlo giù per davvero, anche se in realtà un Montecarlo come quello di quest’anno è prevedibile che non saranno in molti ad osare veramente. La prima uscita con tutte le WRC+ a confronto, ovvero lo shake down, è stata ben lungi dai toni catastrofisti che parlavano di vetture monstre, con un pieno di potenza pura che scalpita sotto i cofani rievocando le gruppo B. Ad un primo colpo d’occhio si nota la maggiore potenza ma non è così impressionante, altro discorso invece per il differenziale centrale elettronico se sull’asfalto le vecchie WRC risultavano molto stabili, ora sembrano dei treni che corrono su dei binari. Con importanti vantaggi nelle velocità di percorrenza delle curve. Cosa invece impressiona è l’abuso di appendici aerodinamiche, su dei look già belli allargati, ed in casi estremi vedi Toyota Yaris con un posteriore enorme tutto aerodinamizzato. Sembra di essere alle spalle di un pavone che ha aperto la sua tondeggiante coda. Vetture con un look da circuito più vicine al DTM che ai Rally, difficile da digerire per chi accomuna i rally alle auto di serie, opinione che si potrebbe anche condividere. Ma visto il calo di interesse (oramai prossimo allo 0) delle nuove generazioni verso questo sport, il cambio di look è un chiaro tentativo di dare una nuova risposta, guardando avanti e non indietro.

Share.