Dopo una pausa lunga un ventennio abbondante ritorna uno dei monumenti tedeschi delle corse su strada, il Rally Hunsruck; la gara di Baumholder andata in scena l’ultima volta nel lontano duemila, nonostante una versione corta (meno di settanta chilometri) rientra direttamente nel campionato tedesco e porta la firma di Griebel.
La trentaquattresima edizione del rally Hunsruck, riporta all’interno del campionato tedesco di rally una gara che ha fatto storia, ed aveva chiuso i battenti nell’anno duemila, quando da quelle parti il Deutschland in versione ERC ha traslocato a Trier con in mente l’obbiettivo mondiale, che si è concretizzato nel 2002. La zona di Baumholder allora fulcro dell’Hunsruck è così diventata uno dei tempi del mondiali per quasi un ventennio, con la tappa all’interno del campo militare, una tra le più amate dagli spettatori di tutto il mondo. Per il suo ritorno al calendario, dopo ventiquattro anni di pausa, il campionato tedesco gli ha spalancato le sue porte, nonostante un chilometraggio decisamente limitato per una serie nazionale, appena sessantasette chilometri, da mandare giù tutti di un fiato. Con una gara che è scattata da Veitsrodt alle tredici, ed ha visto la prima vettura transitare nuovamente sulla pedana di arrivo alle 18.22’ (prima prova speciale alle 13.14’; ottava e ultima alle 17.55’). Teoricamente doveva trattarsi di una gara sprint, ma a complicare delle speciali già tecnicamente molto impegnative (asfalto ma con numerosi passaggi sulla terra) è arrivata la pioggia; così è bastata una bouclé per regalare alla Skoda Fabia RS Rally2 di Marjan Griebel una leadership solida ed inattaccabile. Nelle quattro speciali del primo giro Griebel ha calato un poker di scratch, pesanti quanto basta per consolidare la sua leadership provvisoria con una ventina di secondi sulle Fabia RS di Dennis Rostek e Julius Tannert. Nella replica Tannert, vincitore del primo round del campionato made in Germania è salito in cattedra, ed è riuscito a firmare tre successi parziali su quattro speciali, ed ha così subito saltato Rostek, andando a consolidare un’altra importante piazza d’onore, in ottica campionato. Griebel però non ha mai mollato la sua cattedra, semplicemente ha fatto uno switch in modalità controllo, sui dieci chilometri della power stage è stato lui a battere lo scratch, ed incamerare importanti punti addizionali per il campionato. Su un terreno particolarmente difficile una volta superato anche Rostek ha preferito andare in controllo, ed amministrare una saldissima terza posizione. A chiudere la top five troviamo la Renault Clio Rally3 di Carsten Mohe, autore di un braccio di ferro con la 208 Rally4 tutto avanti di Tom Kasser, che ha ceduto le armi solamente sulla prova finale, attento a quel punto a non buttare via il primato tra le due ruote motrici.