Quattro Campioni italiani, uno per ogni Raggruppamento, a cui si aggiungono vari titoli per le classifiche speciali Scuderie, femminile e per le età, dei piloti o delle auto. La stagione 2015 del Cir auto storiche è finita così.
Il Primo Raggruppamento ha premiato le prestazioni delle auto più datate, quelle dei Periodi E, F e G1, costruite entro la fine del 1969. In questa categoria si sono laureati campioni in maniera piuttosto netta Roberto Rimoldi e Simona Mantovani con la Porsche 911 S della scuderia Rally & Co. Rimoldi ha partecipato a sette gare, raccogliendo 91 punto validi, sui 105 totale. 32 in più rispetto ai secondi classificati, Antonio Parisi e Giussy D’Angelo, al via in cinque gare e in grado di prevalere sugli avversari in una sola occasione, al Sanremo. Poche gare ma ottime prestazioni per i tarzi classificati, Marco Savioli e Alessandro Failla, che con la Bmw 2002 Tii hanno partecipato a quattro rally, imponendosi in due occasioni: al Vallate Aretine ed al Campagnolo, mandando la piazza d’onore nella classifica di campionato per appena quattro lunghezze.
Anche il Secondo Raggruppamento si risolve con una doppietta Porsche ed un ampio margine tra il vincitore ed il secondo classificato. Il titolo nazionale va a Nicholas Montini e Romano Belfiore con la Porsche 911 RS della Piacenza Corse. Alle loro spalle i compagni di scuderia Lucio Da Zanche, navigato da Mancuso ed Oberti. Con la 911 Carrera RSR. Da Zanche ha preso parte a solo tre rally, ottenendo la piazza d’onore per un solo punto ai danni del tero classificato, Rino Righi, navigato per tutta la stagione da Mauro Iacolutti su una Ford Escort RS Mk1. Nicholas Montini, oltre al titolo riservato alle auto del periodo G2 e H1, cioè costruite tra il 1970 ed il 1975, porta a casa con ampio margine anche la classifica dedicata ai conduttori Under 30, precedendo Luca Delle Coste (Fiat Tirmo 75) e Pietro Cipriani (Renault 5 Alpine).
Appassionante la sfida nel Terzo Raggruppamento, quello che riunisce le vetture costruite fra il 1976 ed il 1981 e riunite nei Periodi H2 e I. Qui ci sono stati due grandi protagonisti, due piloti di spessore con trascorsi professionali al volante di primissimo piano. Il campionato italiano è stato vinto da Erik Comas, con la sempre splendida Lancia Stratos. Il pilota francese ha tratto il massimo dai ei rally a cui ha partecipato. Alle sue spalle ha concluso Federico Ormezzano, che nelle nove gare a cui ha partecipato, si è alternato al volante della consueta Talbot Sunbeam Lotus e della Bmw 320. A completare il podio tricolore, la Porsche 911 SC di Paolo Nodari. Comas ha portato a casa anche il Trofeo Conduttori Rally 70.
Le auto più recenti del Quarto Raggruppamento hanno visto il titolo di Campione italiano essere conteso tra due Lancia 037. A spuntarla sono stati Paolo Baggio e Flavio Zanella, portacolori del Team Bassano, che con una gara disputata in più hanno distanziato Marco Bianchini e Giancarlo Rossini. A completare il podio stagionale, tra le auto del Periodo J1 costruite fra il 1982 ed il 1985, è stata la Renault 5 GT Turbo di Damiano Zandonà.
Assegnato anche il titolo femminile a Fiorenza Soave, che ha disputato la stagione con una Fiat Ritmo 130 TC. La classifica per scuderie ha invece premiato il Team Bassano, che ha preceduto la Squadra Corse Isola Vicentina e la Rododendri Historic Rally.