RALLY3 PRIMA CLAUDICANTE

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La settimana passata sotto la luce ribalta mondiale c’era la Finlandia WRC, ma ad appena una settimana va in scena la seconda prova del campionato finlandese che i più attenti osservatori hanno messo sotto la lente di ingrandimento per il debutto mondiale della Fiesta Rally3 la prima vettura della nuova classe della piramide FIA.

Una rondine non può fare primavera, ma la prima della Fiesta rally3, la classe voluta dalla FIA per andare a riempire il vuoto tra le classi delle due ruote motrici e quelle dedicate alle trazioni integrali rally1 e rally2 con vetture ad altissima performance; qualcosa lo ha fatto intravedere. La prima della Fiesta by M-Sport Poland ha messo in evidenza le criticità che noi e molti altri avevano già messo evidenziato l’anno passato, quando la scommessa Fiesta aveva cominciato a muovere i suoi primi passi sulle speciali di mezza Europa. Nonostante la gara sia appena arrivata al giro di boa, una sezione di appena tre speciali, una di trenta chilometri l’altra di undici e la terza quattordici, quindi un perfetto mix dal range chilometrico che possono proporre i rally internazionali e nazionali, gli elementi per dare un primo giudizio ci sono già tutti. Perché la lettura di una prima del genere non si può certo fare sulle fortune o sulle sfortune di una classifica, ma sui tempi ed il confronto diretto non con i primi della classe, ma con i sempre presenti gruppi N (ovvero l’unica trazione integrale low cost sulla piazza) e le tutto avanti rally4. Un primo confronto su un fondo abbastanza atipico come quello ghiacciato, che quantitativamente non rappresenta numeri importanti, anzi risulta abbastanza isolato e limitato a sporadiche gare internazionali (WRC), oltre a qualche gara dei campionati nazionali Scandinavi, Baltici e nord Americani. Una scelta che forse non è stata fatta a caso, sulla prima gara di peso a disposizione appena l’omologazione ha visto il semaforo verde, ma sembra essere stata studiata a doc su una superfice che esalta l’equilibrio della vettura, ed attutisce l’effetto potenza del motore. Ed in caso di uno scivolone è più facile trovare giustificazioni a cominciare dal fatto che i rally on ice sono pochi e confinati al nord. Considerato che oggi anche nel campionato finlandese gli attori di prima fascia, ed una parte di quelli di seconda ha abbandonato gli obsoleti gruppi N, meno performanti rispetto ai rally2 (ex R5) e con un peggior equilibrio (set up e trazione), essere stata messo dietro da due Mitsu Evo 9 non è un elemento di vanto. Soprattutto considerando i 23”.6 che Hautamaki ha messo tra se e Torn. Ma se vogliamo è andata ancora peggio nei confronti delle tutto avanti rally4, con la Fiesta di Sami Pajari appena due posizioni indietro, ma soprattutto con un ritardo di appena 7”.8 dopo due speciali, prima che Sami passasse in modalità controllo sul resto della sua classe. Un distacco troppo leggero in una gara corsa con i chiodi lunghi, che mette già oggi il dito nella piaga e appena si passerà a gare con gli pneumatici stampo, il confronto potrebbe risultare davvero impietoso.

CLASSIFICA   

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