ROMA CAPITALE CUP APRE UNA NUOVA ..

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La gara nazionale non titolata che andrà in coda alla gara internazionale valida per l’ERC e il CIR apre una nuova parentesi nel panorama italico, che sino ad oggi ha tarpato le ali a qualsiasi gara abbia richiesto dei format differenti o chilometraggi superiori a quelli previsti in questo caso per le gare nazionali senza titolazione.

Sino ad oggi, il format imposto da ACI Sport per cercare di creare delle gare molto concentrate, che rispondessero alle normative generali legate al covid-19, con chilometraggi rigorosamente limitati per chi fa parte di un campionato e per quelle senza una titolazione nazionale oppure internazionale. Una limitazione che sino ad oggi non ha ammesso deroghe, nemmeno per gare come Casentino, Taro ecc.., oppure per qualche nazionale non titolata disposta a osare qualcosa di più per mettersi in mostra. Un livellamento verso il basso, che ha fatto storcere il naso a quel piccolo manipolo di organizzatori che avrebbero voluto avere qualche chilometro in più, oppure un layout leggermente differente, improntato alle esigenze del territorio. Ma alla fine volenti o nolenti tutti si sono adeguati nel nome di quei protocolli ristrettivi sicuramente, ma che alla fine ci hanno permesso di essere tra le poche realtà Europee ad essere riusciti a ripartire dalla massima serie alle attività di base. Se da una parte il rally di Roma Capitale internazionale, con la sua validità per l’ERC; ma anche Monza ed il Sardegna in versione WRC hanno ovviamente potuto proporre dei format più importanti per adeguarsi agli standard internazionali richiesti per quei campionati. Chi si attendeva un Roma Capitale nazionale conforme come nel caso di altre gare CIR a chilometraggio rispondente alle norme faro dei CRZ, si ritrova invece una gara più corta ma che non si perde nulla del prezioso contorno della prova ERC e sopratutto con ben 160 chilometri di prova speciale. Se l’anno passato la gara capitanata da Rendina ha segnato la ripartenza del CIR, ma sopratutto dei campionati internazionali; quest’anno come una rompighiaccio Roma si prende il carico di riportare la fantasia nelle gare minori, uscendo dai canoni in cui si è rimasti imbrigliati sino ad oggi, una prima che fa da precedente a chi avrà il coraggio nei prossimi mesi di proporre qualcosa di differente.

ALBO DI GARA    

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