ROMA DA SPETTACOLO

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Ieri con shakedown e qualifying stage è partito l’Euro appuntamento con il rally di Roma Capitale una gara che sta ritagliandosi un suo spazio importante nel panorama nazionale con un percorso totale in linea con il format Europeo, ma strizzando l’occhio allo spettacolo.

Questa sera si parte con uno dei più suggestivi start del CIR ed ERC, con la speciale spettacolo all’ombra del Colosseo quadrato. Una delle prove spettacolo più belle per la cornice in cui si va ad incastonare, con una tribuna naturale imponente che rasenta sempre il tutto esaurito. Una partenza che riesce a riallacciare in maniera forte il rapporto tra il territorio ed i rally, regalando nel caso di Roma la cartolina ideale della nostra capitale, dando un senso che va ben oltre a quello che generalmente molti organizzatori (in tutto il mondo) delegano al palco partenza o di arrivo. Alla fine della seconda giornata invece l’appuntamento è a Pico, una cittadina dove ancora prima di Roma Capitale il rapporto con i rally è sempre stato di grande complicità. Una speciale spettacolo con un concetto vincente, ripercorrere con un terzo passaggio giornaliero un tratto di speciale, particolarmente spettacolare (nel cuore di Pico). Una ragione in più per fermare il pubblico in uno dei punti che è tra i più spettacolari della gara, meta abituale per tantissimi spettatori. Un concetto che va oltre a quello delle prove spettacolo, andando a valorizzare all’interno di un borgo vero (non zone industriali nascosti in qualche periferia) il legame unico che si può creare corse su strada e territorio. Poi c’è l’ultima arrivata la prova di Ostia, solo 650 metri quindi nulla più di una passerella, ma che a fine gara ci sta benissimo, dove poco o niente conta il valore sportivo, ma per il grande pubblico generalista che la domenica è sempre presente ad Ostia può rappresentare uno spettacolo vero, che può stuzzicare la curiosità dei più, appeal che un semplice podio di arrivo non avrà mai. Il tutto rigorosamente non a pagamento, chiara la volontà di Rendina di creare un legame sempre più forte con il territorio, ma in tutta onestà anche se ci fosse da pagare un piccolo prezzo vista l’architettura di come è stato costruito il tutto, non sarebbe assolutamente fuori luogo.                        

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