ROMA FA IL PIENO MA IL CIR FATICA

0

Dalle strade del Roma Capitale prendono il via la serie Europea e quella Italiana un pienone che da ragione alla caparbietà di Max Rendina, ma se da una parte emerge un ERC in forma smagliante che porta a Roma più di quarantacinque vetture il CIR non brilla con il solito pieno delle gare di apertura della serie tricolore.

L’elenco iscritti di Roma è il primo termometro attendibile di quella che potrebbe essere la stagione italiana e di quella internazionale del 2020, Perché il boom della ripartenza visto il prestigio ed i costi di una gara così importante, fa a pugni con la voglia di tornare a correre a tutti i costi, perché si tratta di una scelta di qualità. La prima cosa a saltare all’occhio è il numero degli iscritti stranieri, una cosa inimmaginabile (46 vetture) nei primi anni del nuovo millennio, quando le presenze internazionali nella serie continentale spesso si contavano sulla punta delle dita di una mano. Un numero che è cresciuto rispetto alla già affollata edizione 2019, a determinare questo aumento hanno contribuito due importanti fattori: la cancellazione e lo stato di incertezza di molte serie nazionali, ed il completo sbando in cui versa il WRC oramai concentrato nel portare via il titolo 2020. Obbiettivo sommare altre tre o quattro appuntamenti alle tre gare già disputate. Senza però tenere in minima considerazione le esigenze di squadre private e piloti che affollano le serie support, ed oggi questi guardano con interesse alla serie Europea, meno onerosa a fronte di un ritorno che potrebbe anche essere superiore. Il CIR invece sembra maggiormente in affanno, i numeri sono superiori a quello dell’anno passato, ma Roma nel 2019 era il quinto appuntamento stagionale, quindi aveva già fisiologicamente perso quella schiera di piloti presenti negli appuntamenti di inizio stagione per fare vetrina. Questo significa una ventina di macchine in meno rispetto agli standard delle prime gare di stagione, un fattore che preoccupa, ma per una valutazione più concreta bisognerà attendere il mese di settembre con le due gare Targa e Sanremo che segneranno il giro di boa del campionato. Tutto sommato gli effetti della crisi economica risultano più contenuti del previsto, ma questo non significa che in autunno non dovremo fare i conti i conti con un calo dei numeri significativo.   

Share.