Il rally di Roma Capitale si presenta con la sua doppia veste CIR ed ERC con un elenco partenti di tutto rispetto con 45 vetture in corsa per la serie Europea e 32 per quella made in Italy, con i protagonisti di sempre ma anche qualche new entry di peso.
Nella sua doppia veste ERC e CIR il rally di Roma Capitale cala le sue carte, e c’è veramente poco da eccepire con un elenco iscritti che conta la bellezza di 103 vetture se si include il rally di Pico ovvero la prova regionale destinata ad andare in coda. I protagonisti dell’ERC saranno quelli di sempre Kajto, Magalahaes, Lukyanuk, Griebel, Bouffier e tutti gli altri noti. Ci sarà però anche il Trevigiano Simone Tempestini, anche se la Citroen DS3 potrebbe non riuscire a garantirgli la possibilità di andare all’assalto del primato, ci si augura di vederlo battere qualche colpo, con un mondiale quasi tutto alle spalle disputato con intelligenza ma invisibile agli occhi di Versailles (o almeno questa è l’impressione) qualche acuto in un ottica 2018 gli sarebbe molto utile. Nel CIR invece oltre al ritorno di Perico che ai fondi catramati non sa dire di no, ci sarà anche Andrea Crugnola. Dopo i tanti guanti di sfida che sono stati gettati tra IRCup e CIWRC finalmente arriva una sfida nella massima serie, un rischio forse più che per i piloti per le squadre, visto che sul valore di Andrea e Luca non si discute. Ma era un passo che qualcuno doveva fare e sarà una sfida che di sorprese potrebbe riservarne più di una a cominciare dal derby Fiesta. Da segnalare anche il ritorno di Andrea Nucita abbandonata la sua scommessa a quattro ruote motrici, a Roma sarà al volante di una tutto dietro ovvero la RGT di mamma Fiat, più che in una prova di forza contro il neo campione Fabrizio Andolfi in una sfida Abarth contro Dumas il leader incontrastato della Coppa Fia RGT.