ROMA SI FA IN DUE

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Il rally di Roma Capitale con la sua doppia validità ERC e CIR raddoppia il suo interesse, ma la netta spaccatura che si è creata tra Europeo e Italiano, con due classifiche che vanno per la loro strada diminuendo il ritorno mediatico, principalmente del CIR, sta alimentando polemiche sottobanco che cominciano ad emergere.  

Un pieno di iscritti che sancisce un successo numerico, ma anche qualitativo, senza precedenti (o quasi, visti i numeri di alcuni Euro Sanremo appena ceduto lo scettro mondiale), che da alla gara voluta e traghettata da Max Rendina il risalto che il gentleman driver, imprenditore Romano ha sempre ambito ad avere. Una festa che però da casa Italia si sono fatti in quattro per rovinare. L’immagine della gara al di fuori della stretta cerchia degli appassionati ed addetti ai lavori, non è mai risultata minimamente scalfita con un pieno di macchine, ed un parterre internazionale invidiabile in grado di soddisfare i palati di chi ci ha creduto ed investito. Ma la netta divisione che si è creata tra l’Europeo ed il CIR, che andrà isolato e rigorosamente in coda tutti assieme appassionatamente, quasi si trattasse di un campionato monomarca, lascia quanto meno perplessi e sicuramente non da quel plus valore al campionato tricolore. Che in passato c’è sempre stato in presenza di doppia validità. La cosa ha fatto storcere il naso a molti ed inevitabilmente le polemiche non mancano, anche se sino ad ora sono rimaste celate dietro le quinte. Ma c’è da credere che quando la gara andrà in scena, saranno in molti gli appassionati che andranno ad esprimere pubblicamente la loro incomprensione, ed il loro dissenso. Una situazione che si è creata in primavera, ed anche se nel sottobosco tutti dissentono, molti polemizzano e le dita puntate non mancano, ed è davvero difficile comprendere come si è arrivati a questa drastica separazione. Se da noi sparare sulla croce rossa è pratica usuale, qui di colpe qualcuna c’è senz’altro, ma le voci sempre più insistenti parlano di una situazione voluta da qualcuno dei protagonisti. Ma che comunque alla fine si sono fatti andare bene quasi tutti, un vero peccato perché l’opportunità persa è grande sopratutto per i piloti di casa Italia. Perché ai federali la cosa non cambia molto, certo un po di critiche, ma le spalle sono larghe e la scelta forse è uno dei tanti compromessi a cui bisogna scendere quando c’è chi.. E poi c’è l’imperatore Max prima durante e dopo i “vaffa day” visto il suo carattere non saranno mancati. Ma il pieno c’è, il parterre è da urlo quindi va molto più che bene perché è andato a consolidare un evento che in tutto e per tutto è secondo solo alla Sardegna. Riportare l’Europeo in Italia che è tanta roba (oltre ad un importante investimento), ma sembra un opportunità che ha colto solo lui e pochi altri.

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