Il campionato Francese fedele ad una tradizione trentennale si presenta ad inizio settembre con la sua classicissima di fine estate il rallye du Mont Blanc dove a vincere è ancora la Citroen C3 di Rossel che fa suo il quarto successo consecutivo nella serie d’oltralpe.
Sulle strade che vanno su e giù per i passi alpini nella regione del Monte Bianco dalle parti di Morzine Avoriaz il campionato d’oltralpe vede Yohan Rossel posare una pesante ipoteca sul tricolore Francese. Una gara vinta senza eccessi, senza umiliare gli avversari, ma in maniera terribilmente perentoria, mettendo le cose in chiaro sino dalla frazione del venerdì conquistando ben sei scratch degli otto a disposizione, mettendo dopo poche prove tra se ed il gruppetto degli avversari un paio di manciate di secondi che ha gestito con parsimonia sino al podio finale di Morzine. Un distacco che alla fine riesce a confermare solamente il campione in carica Bonato, con la Citroen C3 gemella seguita dalla CHL, che chiude la sua gara soli 17” dal vincitore. Distacco relativamente corto, ma in realtà non è mai riuscito ad impensierire Rossel, che nelle prime due prove del sabato picchia pesante per poi tirare i remi in barca, passando in modalità controllo. Un secondo posto che permette a Bonato di riportarsi al secondo posto del campionato, ma con un distacco pesantissimo e tre sole gare da disputare. Un’altra gara da archiviare per Ciamin, che si ferma nuovamente per un uscita di strada questa volta con la Volkswagen Polo della HK, dopo una partenza guardinga si ritrova dopo poche speciali anche lui con una quindicina di secondi sul groppone, ma tutto sommato in linea con il plotone dei primissimi (Rossel a parte), ma la smania di non dare troppo vantaggio a Yohan lo induce ad alzare il ritmo e sulla quinta speciale esce di strada senza possibilità di appello. Sul gradino basso del podio ci sale Gilbert che ne ha di più per lasciarsi dietro senza troppi complimenti Michel e Giordano, ma anche se continua a tenere Bonato a una manciata di secondi non da mai l’impressione di poterlo saltare.