Sino a metà giornata la lotta è rimasta campale con uno scontro all’arma bianca tra Kalle, Ott e Seb, ma al service le tegole sono cominciate a cadere sulla testa della gara, con Evans costretto allo stop con il roll-bar danneggiato, mentre a Tanak arrivano altri dieci secondi di penalità che spalancano le porte alla doppietta Toyota.
A differenza della tappa del venerdì gli ottantotto chilometri della seconda tappa si presentano completamente fradici e sotto una pioggia battente, che sposta leggermente l’ago della bilancia su Rovanpera che nella lotta a quattro per il primato è il primo a entrare in speciale. Un vantaggio innegabile visto che sulle sei speciali di giornata tre se le va a prendere Breen, che dopo l’uscita di ieri è il primo a partire. Ma come negli altri round dove la pioggia è intervenuta a gamba tesa, baby Kalle si è dimostrato il migliore interprete dei fondi più scivolosi. Questa volta i quattro moschettieri se la sono giocata quasi alla pari, su un terreno in grado di reggere l’acqua quasi come l’asfalto e più che di fango si può parlare di una patina scivolosa. Condizioni di aderenza precaria che hanno esaltato le doti di Rovanpera nel trovare il grip quando questo viene meno. Sino ad oggi la regolamentazione sull’ordine di partenza del venerdì ha sempre penalizzato fortemente chi si trova a spazzare la strada, ma in queste ultime due stagioni qualche volta la pioggia, oppure situazioni particolari come in Portogallo quest’anno hanno graziato sia Rovanpera che Ogier. La lotta tra i quattro resta però tiratissima, Evans inciampa in un testa coda con una violenta toccata su un terrapieno che gli costa una mezza minutata, in qualche maniera riesce a raggiungere il service, ma solo per sentirsi dire che l’integrità del roll-bar è compromessa. Una tegola per lui ma soprattutto per Ogier che con i suoi nove titoli sa bene cosa significa essere la terza vettura, e non c’è bisogno del richiamo di Latvala, per lui l’imperativo diventa portare la vettura al traguardo. Più che di tegole in casa Hyundai crolla il tetto, nel secondo passaggio sulla Te Akau North di ieri, in Hyundai sbagliano nuovamente a tarare su tutte e tre le vetture l’Hybrid boost e la penalità sono dieci secondi per Oliver, Thierry e Ott. Più che una tegola per Tanak, che si sta giocando sul filo dei secondi il successo, è una vera e propria trave sulla testa. Da secondo a 4”.6 da Rovanpera e con 1”.9 di vantaggio su Ogier si ritrova terzo a 14”.6 da Rovanpera e ad 8”.1 da Ogier. Abbastanza per fare saltare tutti i delicati equilibri nella testa dell’Estone che lascia per strada qualche secondo di troppo e perde contatto dalla coppia di testa, dove Ogier paga 10” all’ingresso della speciale dodici perchè si presenta con un minuto di ritardo. A fine tappa la classifica è oramai scolpita nella roccia e Kalle non solo pregusta il quinto alloro ma può cominciare seriamente a fare di conto per chiudere la pratica per il titolo piloti.