Ieri Kalle è stato autore di una frazione da incorniciare per come ha saputo dosare il suo passo in base ai rischi che proponevano le speciali, questa mattina con in mano una piccola ipoteca sulle due lunghe del mattino gli è bastato aumentare il suo passo sulla Vieira per fare il vuoto e potere così andare in controllo sui trentasette chilometri di Amarante.
Rovanpera ha superato questa mattina il giro di boa della gara, regolando la pratica sui ventisei chilometri della Vieira do Minho, nessuna follia ma gli è bastato dare un piccolo click al suo passo e su quei ventisei chilometri ha mandato alle corde l’intero squadrone Hyundai. Anche senza mandare gli avversari al tappeto è riuscito a mettere tra la sua Yaris e gli altri quella mezza minutata sufficiente per potere affrontare la speciale più lunga della gara marcando gli avversari. Questo non gli ha impedito di andare a conquistare un altro successo parziale, anzi non fosse stato per qualche secondo lasciato nel superare Loubet, fermo in mezzo alla strada avrebbe allungato tranquillamente di altri cinque, sei secondi. In questa speciale ha messo in pratica il manuale del super campione del mondo, veloce quel tanto che basta per tenere dietro gli avversari, alzando il passo solamente nei chilometri finali per mettere qualche secondo in più tra se e gli avversari, che non fa mai male. Un esercizio di calcolo imparato dal maestro Ogier, su un terreno insidioso dove la foratura si può nascondere dietro ad ogni curva, forzare per fare la differenza a pochi chilometri dal fine prova significa mettesi al riparo da una foratura che ti obblighi ad uno stop. Limitando così eventuali perdite di tempo al massimo a qualche decina di secondi. La sua fame di vincere è ancora tanta, e non essere riuscito a firmare un successo dalla Nuova Zelanda sino ad oggi gli è pesato molto, ma di quel ragazzino ingordo disposto a tutto anche per un misero terzo gradino del podio, non resta nemmeno l’ombra. Quello di oggi è un campione del mondo all’altezza dei suoi predecessori francesi, in grado di fare vacillare i record dei due Seb. Un glaciale calcolatore capace di tenere sempre il passo adeguato alla situazione, ed appena gli avversari alzano un pochino il piede come sull’ultima del mattino il distacco torna a dilatarsi in maniera pesante.