ROVANPERA EQUIVOCI PERICOLOSI

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Lo stop che ha fermato ieri Kalle nel trasferimento verso la pedana finale ha scatenato un vero social pandemonio, ed il clan di Timo Jouhki per voce di Luca Pregliasco il referente in Italia e sud Europa di Jouhki ha optato per lasciare il basso profilo di sempre e dire in prima persona la sua, per dare un freno ad equivoci che stanno assumendo pieghe spiacevoli.

Luca Pregliasco ha iniziato la sua lunga collaborazione con Jouhki già ai tempi di Kankkunen, Makinen e Gardemeister al fianco di papà Mauro nella conduzione del Team Astra. Con il passare degli anni è lentamente uscito dal mondo dei team, si è occupato di management di piloti e strutture come quella capitanata da Jouhki. E dalle sue parole sul caso di ieri traspare tutta l’amarezza del clan Finnico.

“Dopo i tanti commenti al vetriolo che oramai da ventiquattro ore girano sui social credo sia doveroso da parte nostra intervenire in prima persona. Innanzitutto ci tengo a smentire qualsiasi gioco di squadra o quant’altro si possa pensare, anche perché con quanto è successo sull’ultima speciale a Paolo stiamo parlando di un solo punto di differenza nella classifica tricolore del Garfagnino. Credo che la chiave logica di lettura stia proprio li in quel misero punto, che probabilmente entrerà a fare parte del gioco degli scarti, per questo non credo ci siano bisogno di proclami, smentite ecc.. . Ne tantomeno ho la presunzione di fare cambiare idea a chi a tutti i costi vuole credere nelle cospirazioni o nelle trame da film gialli. Mi sta però a cuore intervenire, per spezzare la gogna mediatica a cui è sottoposto Andreucci, che in molte occasioni è scivolata oltre, con pesanti insulti personali. Paolo ci ha dato una grossa mano in fase di imbastitura del programma, ma sopratutto continua ad aiutare Kalle in ogni gara cercando di correggere errori di note, consigli su traiettorie e corde, ed anche nella scelta delle gomme. Diciamo che la campagna Italiana in un ottica che oramai va verso un 2018 iridato, è fondamentale per crescere, ed il tutor è proprio Paolo. Quindi a noi, ma a Kalle in particolare, fa veramente molto male vederlo insultare gratuitamente, ed a causa nostra. Tante, troppe, volte quando il calcio e le sue tifoserie danno il peggio di se, sui social i primi a salire sulle barricate sono quelli del popolo dei rally con “noi siamo differenti”. Mi farebbe veramente piacere vederla questa differenza, anche con un piccoli gesti come chiedere scusa se si andati troppo oltre, trasportati dalla propria passione.”

Un incendio che però è scoppiato sulle ceneri non ancora sopite dell’Adriatico.

“Anche all’Adriatico non c’è stato nulla, la decisione è stata nostra, con nostra intendo Jouhki, Kalle, Risto e Harry, in primis per non entrare nel mezzo di una battaglia tra Paolo e gli altri pretendenti al tricolore. Inoltre c’era in ballo la posizione di partenza e viste certe prestazioni che avremmo voluto ripetere, o migliorare, non avendo problemi di punti campionato siamo andati a cercarci la posizione di partenza più conveniente. Se mai c’è stata una gestione leggera da parte nostra di quel rallentamento, fatto senza troppa malizia e questo ha alzato un polverone che non era intenzione di nessuno alzare.”

 

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