La strada appesantita dalla pioggia notturna, e le nubi scure che cominciano a lasciare andare qualche goccia qua e là, già alla fine della bouclé del mattino, danno una mano alle due prime guide della Toyota che alle redini della gara mettono alle corde il resto del gruppo, ma il passo è altissimo e Rovanpera esce di strada spalancando le porte di Jyvaskyla al compagno Evans.
Con la pioggia, oppure senza, le Yaris hanno dato a vista l’impressione di avere qualcosa in più rispetto alla concorrenza, Rovanpera ha fatto razzia di scratch, cinque in sette speciali, ma sull’ottava ha preteso troppo ed è rovinato fuori strada. A metterlo sottopressione la sua natura troppo competitiva, il fatto che alle sue spalle Evans perdesse pochissimi decimi a speciale, ed a metà giornata, il ritardo del Gallese non superava una manciata di secondi, è stato elemento di ulteriore pressione. Il fatto di ragionare come un cannibale questa volta, come nel 2021 gli è costato carissimo, tra compagni di squadra quando non esistono ordini di squadra, se non strettamente necessario è evidente che chi è dietro, poco conta se di poco o tanto, appena il resto del gruppo perde terreno non viene a cercarti. Cosa che invece Kalle ha già fatto in più di un’occasione e così invece di alzare leggermente il piede quando la pioggia moltiplicava le insidie, ha cercato di andare a chiudere una partita che in realtà non si era mai aperta e così è finito gambe all’aria, lasciando la gara nelle mani di Evans. Appena il Gallese ha visto Kalle fuori ha preferito sui chilometri abbastanza fradici che restavano alzare leggermente il piede, evitando di prendere i punti più rischiosi di petto. Condotta che ha permesso a Neuville di recuperare circa quattro secondi, ma comunque a fine tappa paga a Evans quasi sette secondi, un distacco molto più che significativo visto che è stato messo assieme in una tappa di quattro speciali (quelle vere) dove si è viaggiato ad una media oraria giornaliera di 130 KM/h. Ed i secondi pesano come macigni. Sulle speciali di casa le cose a Kalle gli sono venute ancora più naturali, ma la fisica ha dei limiti che non possono essere ignorati, e bisogna sapere fare di conto con la realtà, quella di un compagno di squadra che sulle strade Finlandesi a parità di macchina può essere veloce quasi quanto lui. Secondo a fine giornata un Neuville sempre più sicuro di se, ma soprattutto in grado di tenere dietro sulle speciali del mattino i due compagni di squadra Lappi e Suninen. Una giornata dove ha spremuto tutto da una i20 N Rally1, in evidente debito di ossigeno sulla concorrenza. Ad andare oltre ci ha provato un Lappi in versione Extra Large, ma sulle speciali bagnate ha pagato a caro prezzo gli eccessi, rovinando fuori strada, dimostrando che lui e capitan Neuville stavano veleggiando vicinissimi al limite della vettura. Terzo gradino del podio per Katsuta determinato e incisivo per tutta la giornata ha battagliato con il Belga, e nel finale gli ha ceduto 9”.5 e lo tiene ancora nel mirino.