Kalle vuole giocare in estrema sicurezza una prima boucle che si presenta estremamente complicata, e quindi opta per la scelta di gomme più soft e teoricamente prudente che sono le pioggia, ma non fa i conti con la sua posizione di partenza con più sporco e tagli importanti che gli procurano una foratura che gli fa perdere una minutata e si ritrova Tanak in scia.
Le condizioni delle strade questa mattina si annunciavano ancora particolarmente complicate, ma di ritrovarsi tra i piedi la pioggia quello forse non se lo aspettava nessuno. Al via di questa mattina ha però lasciato molto perplessi vedere uscire dal service Solberg, Tanak e Rovanpera con quattro rain e due soft in macchina. Mentre il resto del plotone opta per andare via con quattro soft e nel bagagliaio due rain. Una scelta comprensibile per un Tanak che scommette su umido e pozze d’acqua (e per sua fortuna si trova anche la pioggia, che è stata prevista da nessuno) e si gioca il tutto per tutto per andare a rafforzare la sua seconda posizione e magari recuperare qualcosa su Kalle. Ma invece non si capisce chi tra Rovanpera e la squadra considera una scelta difensiva mandare via il Finlandese con le rain, perché copiare il primo degli inseguitori con un vantaggio di quasi un minuto e mezzo, contando di perdere poco adottando una guida più prudente è una sorta di mezzo suicidio. Tanti sono i conti che si possono fare a tavolino, ma che nessuno abbia tenuto conto del numero impressionante di forature di ieri lascia basiti, un numero indipendentemente da quanto ci si può raccontare che parla di una gomma rain evidentemente più delicata e soggetta a forature in una gara dove si taglia un’po’ ovunque. Ed a differenza dell’Estone Kalle ha corso tutta la prima tappa davanti, evitando i tagli più pericolosi, era quindi inevitabile si trovasse in maggiore difficoltà oggi che partiva dietro a tutti. Un errore che potrebbe non cambiare nulla, ma visti gli effetti potrebbe anche risultare fatale, ed in una gara che a quel punto si poteva solo perdere uno scivolone tattico di quel genere è abbastanza grave. Se a questo andiamo a sommare la cancellazione della prima speciale di ventitré chilometri, quasi interamente asciutta Rovanpera può dire di essere stato graziato un’altra volta, perché il rischio di arrivare sull’ultima stage con le gomme finite era molto alto.