S. SUNDAY, PUNTI E POCHI CHILOMETRI

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I punti della domenica in questi mesi hanno fatto salire sulle barricate tantissimi fans, ed hanno sollevato più di una perplessità tra gli addetti ai lavori, un sistema con dei pro e dei contro, tra i lati negativi c’è quello di una regola buttata allo sbaraglio in un ultima frazione ammezzata, che in Finlandia come in Sardegna ha proposto solamente una quarantina di chilometri.

La nuova regola introdotta ad inizio stagione per attribuire un extra score alla tappa della domenica, con l’obbiettivo di evitare il lento trascinarsi verso la power stage, che in più di un occasione aveva proposto uno spettacolo poco edificante, oramai ha superato il giro di boa, mettendo in evidenza alcuni lati sotto il profilo sportivo più che discutibili. Lasciando da parte chi attacca la nuova regola perché dovrebbe essere solamente la classifica finale ad attribuire i punti, e lo fa dalla prima ora utilizzando una motivazione più filosofica, che realmente sportiva. Il Finlandia invece ha riproposto il tema che era già emerso in Sardegna, il chilometraggio della tappa finale. Qualche centinaio di metri in meno di quaranta in Sardegna e un chilometro e mezzo in più a Jyvaskyla, uno sviluppo esageratamente light messo a confronto con le tappe del venerdì e del sabato che abitualmente variano dai centoventi ai cento quaranta chilometri. L’attribuzione di sette punti (e via a scalare) per il successo di tappa, da andare a sommare alla power stage, fa già a pugni con la mezza tappa della domenica figuriamoci quando in scena vanno appena quaranta chilometri, un terzo dei chilometri delle tappe del venerdì o del sabato. Nel caso della gara di Alghero dove il rally ha adottato il format ridotto, con un venerdì dimezzato, la frazione finale ha messo assieme più o meno la metà dei settantasette Km. della prima tappa. Una scelta per dare i punti del super sunday che sportivamente solleva parecchi punti interrogativi. Questo sistema può piacere o meno, ma fondamentalmente si tratta quasi sempre di ragioni soggettive, per cui ci asteniamo dall’esprimere giudizi perché anche il nostro sarebbe un parere soggettivo. Cosa diversa è questo squilibrio sui chilometri di una tappa decisiva per le classifiche che ad oggi ha spaziato dai trentanove e rotti della Sardegna, ai settantaquattro del Safari. Se in FIA decideranno di confermare questo sistema, bisogna sperare in una revisione per dare un maggiore equilibrio alla tappa, ed alla gara, un passaggio obbligatorio se si vogliono dare delle regole equilibrate. E quando parliamo di equilibrio intendiamo anche alcuni paradossi macroscopici; come quello di un Finlandia che il sabato ha proposto due passaggi sui trentadue chilometri di Ouninpohja, e la domenica tra super sunday e power stage (12 punti se si vincono entrambe) un totale di appena quarantuno chilometri.

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