SAFARI, LO SHAKE E’ DI KALLE

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Sino ad oggi abbiamo sottolineato che lo shakedown non dà alcuna indicazione per la gara, in realtà i cinque chilometri di Loldia hanno proposto un fondo decisamente impegnativo, e chi ha fatto tesoro dell’anno passato (vedi Ogier e Evans) ha subito cominciato a lavorare sul passo gara, risparmiando i colpi più duri alla vettura.

Lo shake del Safari ha riproposto anche in questa edizione i cinque chilometri di Loldia, un concentrato di molte di quelle difficoltà che propongono le piste kenyote, con fesh fesh buche e compressioni che fanno volare le vetture. Ma soprattutto comincia a picchiare duro sulle vetture e assieme alle botte che si prendono in gara rischia di stressare la meccanica, con il rischio che da metà gara in avanti ogni colpo può diventare quello fatale. Lo scratch se lo è andato a prendere Rovanpera nel secondo passaggio, l’impressione è stata quella di un Kalle alla disperata ricerca di quantificare lo svantaggio di partire per primo il venerdì, per comprendere quale sia la migliore lettura tattica, ed il ritmo gara più conveniente. Indicazioni che come molti altri ha cercato nei primi due passaggi, alzando decisamente il piede nel terzo giro. La seconda migliore performance è di un Neuville che tiene un passo regolare, ma tendente al veloce, mentre alle sue spalle si insediano Tanak e Loeb che optano per un passo leggermente più lento. Chi la lezione 2021 dimostra di averla ancora impressa nella mente sono Ogier ed Evans, il francese il suo best score lo fa segnare nel primo giro e dopo cerca di regolare il suo passo rallentando un pochino la dove la strada picchia di più. Andamento lento per il Gallese anche lui alla ricerca del passo gara, ma con un piglio decisamente conservativo, stesso ritmo anche per un Breen che saggiamente preferisce impostare una gara per lui tutta da scoprire con la giusta cautela.     

CLASSIFICA     

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