SAFARI, OGIER A CACCIA GROSSA

0

Il pilota Francese nella prima giornata riesce a dare una perfetta interpretazione delle piste kenyote, obbiettivo fare velocità cercando di salvare la meccanica della sua Yaris dai colpi più duri, e riesce a sfruttare al meglio le speciali dove partire dietro aiuta e Seb sfruttando al massimo le linee pulite su quelle rotaie quasi obbligate.

Ogier dopo i passi falsi in Croazia e Sardegna questa mattina è partito da Naivasha, imbracciando il fucile da caccia grossa, ed anche se ha cercato di tenere le linee più adatte a evitare di massacrare la propria meccanica, il sua passo velocisticamente è stato quello migliore dell’intero plotone dei pretendenti. Semplicemente grandioso nello sfruttare al meglio la posizione di partenza, con una guida estremamente precisa e pulita nel tenere le sue gomme sulle tracce più pulite e fare velocità, attento a eventuali buche o colpi particolarmente duri. Avere inanellato quattro scratch in sei speciali, la dice lunga sulla perfezione del passo che è riuscito a tenere l’otto volte campione del mondo, alle sue spalle un altrettanto grandioso Rovanpera. Nella bouclé del mattino Kalle è riuscito a restare in scia ad Ogier, me nella replica pomeridiana la terra smossa e delle strade sempre più rotte, hanno aumentato il gap di partire davanti a tutti, ed a fine giornata si è ritrovato a pagare 22”.8 all’ ingombrante compagno di squadra. Mentre una ventina di secondi ancora più in là troviamo la terza GR Yaris di Elfyn Evans, dei tre quello che ha tenuto un passo leggermente inferiore a quello dei compagni, ma in una gara così dura solamente domenica si capirà quale era il ritmo più appropriato. Quarto primo degli altri a 54”.0 un Lappi sempre più a sua agio sulla Hyundai i20 N Rally1, il distacco è pesante ma non impossibile per un Safari, ma considerato che quindici secondi li ha lasciati sulla prima speciale cercando linee troppo sicure, e trenta li ha lasciati nel primo giro sulla lunga per una foratura lenta, la sua gara è in linea con quella delle Toyota di Kalle, ed Elfyn. Gara da dimenticare per Neuville, nella replica della Geothermal il top mount sinistro della sua Hyundai cede, e così la sospensione anteriore sinistra esce dal cofano e il Belga è costretto a issare bandiera bianca. Un vero peccato visto che sino a quel momento Thierry era il primo dei non Toyota e comunque pagava una mezza minutata ad Ogier, distacco che in una gara così dura non significa nulla o quasi. Soprattutto perché domani sono previsti dei temporali e si sa che da queste parti quando arriva la pioggia la strada diventa una pista di pattinaggio e tutto può accadere, condizioni che in passato hanno sempre esaltato la guida di Rovanpera, un mago nello spremere ogni stilla di trazione dalla sua vettura.

CLASSIFICA

Share.