IL SALENTO DICE SIGNOR: CAMPIONATO RIAPERTO?

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Marco Signor e Patrick Bernardi (Ford Focus WRC) agguantando al terzo assalto il meritato successo nell’Italiano WRC, complici le forature che hanno attardato Pedersoli (secondo) e costretto al ritiro Sossella. Terzo posto per Forato (Renault Clio S1600), podio solo sfiorato per il pugliese Laganà. Amorisco fa il tris nella Suzuki Rally Cup.

Salento, terra di (eccezionale) mare. Ma anche, forse, di svolta, se la si guarda dal punto di vista rallystico. La terza tappa del Campionato Italiano WRC, corsa sulle strade leccesi, ha infatti spezzato l’egemonia di Luca Pedersoli, rilanciato le ambizioni di Marco Signor e, probabilmente, azzerato quelle di Manuel Sossella: e il girone d’andata si chiude almeno regalandoci la sensazione che i giochi non siano ancora chiusi.

Il sempre affascinante rally pugliese – che ha saputo richiamare quarantasei equipaggi al via – ha fatto selezione subito: la seconda speciale ha infatti visto il ritiro di Sossella-Nicola (Ford Fiesta WRC), secondi a 5”8 dopo il primo impegno cronometrato, a causa di una doppia foratura. Nella stessa frazione, Pedersoli-Romano (Citroen C4 WRC), centrano una pietra, forano a loro volta e perdono 2’44” dal battistrada. Il primo giro di prove non è ancora finito e la lotta per il primato è già pratica chiusa.

A questo punto, infatti, Signor deve solo amministrare e lo fa senza difficoltà, nonostante la scelte delle ‘stampo’ per il secondo valzer di prove, che risulta invece in parte bagnato. Pedersoli inizia invece la rimonta, che lo porterà dal 19° posto alla fine della seconda prova alla piazza d’onore sotto la bandiera a scacchi grazie al successo in tutte le restanti speciali (il computo finale è di 6-3 a favore del bresciano).

Con questo risultato, Pedersoli limita al massimo il danno e saluta con un sorriso a trentadue denti un piazzamento che, forse, l’avrebbe soddisfatto già prima di partire. I quindici punti di vantaggio sull’ottimo Signor, infatti, costituiscono un margine di buonissima sicurezza in vista delle ultime tre tappe del campionato; se non altro, però, i tre punti rosicchiati dal veneto – già autore di ottime prove al Mille Miglia ed al Lanterna -, lasciano aperta la speranza che la questione-scudetto sia ancora aperta. Al Marca, fra tre settimane, capiremo se è davvero così. Di sicuro, invece, non ha più grandi speranze Sossella, che con il ritiro salentino è realisticamente fuori dalla corsa al tricolore e potrà caso mai sperare di ‘consolarsi’ finendo la stagione almeno con un successo (anche se nelle prime due gare, onestamente, l’ex re dell’IRC non è mai parso in grado di lottare per la vittoria).

Sul terzo gradino del podio salgono Forato-Gasparotto, vincitori tra le due ruote motrici con la loro Renault Clio S1600: i veneti soffiano all’equipaggio barese Laganà-Messina (Mitsubishi Evo X N4) la soddisfazione del podio nella gara (quasi) di casa. Basso-Barone (Clio R3C) sono 5° assoluti.

Musi lunghi per i piemontesi Garosci-Longhi (Citroen C4 WRC), ai quali una pesantissima penalità di 10’30” costa il podio e li fa piombare in 16° posizione, inducendo i piemontesi a consegnare la tabella prima del traguardo. Tra i delusi anche Rizzello-Sorano (Peugeot 207-S2000), ko sulla sesta speciale quando erano 2° assoluti.

La terza prova della Suzuki Rally Cup vede di nuovo imporsi Amorisco-Cavallotto: il cuneese, che ha preceduto Romano-Bologna e Soliani-Pittino, lascia la Puglia da imbattuto nella vivace serie riservata alle Swift di classe N2.

CLASSIFICA

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