La cornice è ineguagliabile quella che solo la street stage di Guanajuato è capace di dare con le sue strade scavate nella roccia il tutto immerso in un incredibile bagno di pubblico. Ma il dosso artificiale finale manda in affanno l’organizzazione che conclude un brutto pasticcio nella maniera peggiore tirando un colpo di spugna sulla speciale quando i tre big sono sulla linea di partenza (che si vedono assegnare un tempo imposto).
Non è la prima volta che la voglia di strafare manda in crisi la macchina organizzativa Messicana, ma questa volta il pasticcio è di quelli integrali con un salto artificiale nel finale creato con le rampe tanto care allo scomparso Global Rallycross. Un vero peccato perché quando una speciale spettacolo riesce a darsi una scenografia come quella di Gunajuato e non quello di una gimkana persa in lontani e anonimi piazzali industriali, non dovrebbe cadere in questi stupidi inciampi. La street stage è qualcosa di indescrivibile per la sua bellezza scenografica, che non ha bisogno di rampe artificiali o del doppio tondo sulla rotonda, uno solo ci stava benissimo come il cacio sui maccheroni, due anche televisivamente risultava una forzatura come mangiare il cacio con qualche maccherone. Ciò che non è comprensibile è come nessuno si sia curato più di tanto degli effetti di quella rampa, almeno sino a quando Mikkelsen e subito dopo Lappi ci sono entrati belli pieni, ed il Finlandese in particolare ha fatto svegliare di colpo direzione gara ed organizzazione. Così subito dopo la partenza di Meeke, che avvertito degli effetti con un colpetto di freno tiene basso il muso della sua Yaris, si ferma tutto con ai blocchi di partenza Ogier, Neuville e Tanak che alla fine scendono dalle loro vetture ed a distanza di pochi minuti gli viene comunicato che la speciale è cancellata. Ed a bocce ferme si decide di dare ai magnifici tre il tempo imposto di Meeke a sei decimi dalla testa della gara. Un inizio sconsolante come lo sguardo perso nel vuoto di quegli organizzatori che guardavano la rampa incriminata senza capirci nulla. Se da una parte potrebbe bastare una tirata di orecchie che tra l’altro si sono dati da soli, per abuso di jump artificiale, non abbiamo parole per la sicurezza a Sigottier (Montecarlo) si sono cancellati per eccesso di prudenza venti chilometri di speciale, mentre a Guanajuato nessuno si è accorto di niente e per vedere certe criticità non occorreva il salto di Lappi. Unica scusante come per i motori l’aria rarefatta che riduce l’ossigenazione ..