L’uscita di strada di Meeke se per certi versi è passata come una delle tante, sicuramente impressionante per le immagini di come era ridotta la vettura, hanno fatto salire alcuni addetti ai lavori sugli scudi, con l’apertura di scenari nefasti, ma il roll-bar ha collassato oppure ha assolto alla sua funzione?
Analizzando al microscopio l’uscita di Meeke ed in particolari i rottami della sua Citroen C3 possono sorgere spontanee domande sulla tenuta del roll-bar, sulle velocità delle WRC+, le velocità di percorrenza in curva e su quanto il potenziale di certe vetture possa azzerare l’importanza dei piloti. Ma iniziamo con la cosa più evidente i cocci della C3 e San rally che ci ha messo una mano, sicuramente le corse sono pericolose ed a volte passano pochi centimetri tra la vita e la morte. Ma ci fa veramente specie vedere la C3 accartocciata in foto, e pensare alle immagini dall’elicottero con Meeke e Paul che escono dalla vettura con il polverone ancora alto, il che significa che dal crash sarà trascorso all’incirca un minuto. Visto che chi fa roll-bar sopratutto a quei livelli, risponde a certe norme e utilizza i materiali migliori, e con il potenziale di calcolo in possesso delle case ci sorge spontanea una considerazione tecnica: ma la gabbia in un urto violentissimo ed anomalo, perché diretto sul tetto, ha collassato oppure ha risposto nella maniera migliore. Oggi nelle WRC in particolare la posizione di guida per ottimizzare i pesi è più arretrata, ma gli spazi tra sedile e volante sono davvero minimi. Eppure dopo un crash del genere, l’equipaggio oltre a non riportare conseguenze riesce ad uscire dall’abitacolo in un minuto un pò dovrebbe fare pensare. D’accordo san rally, ma ci sembra strano che il pensiero che invece la gabbia abbia risposto alla perfezione alla sua funzione non sembrano averci pensato in molti. E vero che le WRC+ vanno a velocità folli, ma da una curva a 90°, che apre, con soli 4″ di accelerazione su quel fondo è tanto raggiungere i 130. Quando Kris si rende conto di essere in ritardo, da una pinzata che gira la vettura, la velocità scende di 20 30 km/h e scivolando via di traverso è prevedibile quando si innesca il ribaltone sia sotto i 100. E probabilmente il primo urto è a velocità ancora inferiore, altrimenti le conseguenze fisiche sarebbero più pesanti e non è così automatico uscire da delle lamiere. Certo se si andasse più piano si rischierebbe di meno, ma stiamo parlando di corse dove lo scopo è essere il più veloce. Se è per quello si muore anche in bici, Casartelli al Tour di qualche anno fa si schianto in una discesa, ed il principio è il medesimo arrivare prima degli avversari. Certo le R5 oppure le R3 sono vetture più umane, ma l’incidente di questo week end al Krumlov con conseguenze ben più gravi è capitato ad una Seat Leon FR TDI, che nella prima speciale paga a Kopecky un 13″ a chilometro. Purtroppo come l’anno passato gli incidenti con le conseguenze peggiori sono arrivate da vetture datate e privatissime, quindi meno veloci. Ed altro discorso è ancora il rapporto pilota vettura, più il mezzo va piano più sono i piloti che entrano in gioco, ma la differenza la fa la vettura. Con le WRC+ il pilota in più occasioni ha fatto la differenza, alla faccia delle evoluzioni. Ed il team Citroen la squadra più riluttante a investire economicamente sui piloti, con le due gare di Loeb qualcosa ha dimostrato..