La gara WRC targata Italia si annuncia tra le più dure degli ultimi anni, una gara che potrebbe rivelarsi ancora più selettiva di quelle che l’hanno preceduta, nella quale il regolamento 2015 sulle starting list potrebbe pesare molto.
L’economia mondiale da segni di ripresa, ma più che i venti di crisi si vedono chiari i segni lasciati da questi ultimi anni dove il verbo imperante è stato tagliare. L’Acropoli ma anche molte altre prove iridate alla fine degli anni 90 proponevano, sterrati durissimi al limite delle pietraie, poi a cavallo del nuovo millennio ha cominciato ad imperare la salvaguardia delle vetture, con prove sterrate tirate a biliardo con mezzi da costruzione autostradali, speciali come quelle elleniche a cui mancava solo l’asfaltatura. Oggi invece si sta ritornando alla normalità, con un riassetto stradale sufficiente a garantire un regolare transito, ma nulla di più e sulle speciali Mediterranee dove le piogge autunnali o primaverili possono trasformare completamente il volto di una speciale rappresenta un giusto ritorno al passato. Potrebbe essere il caso delle speciali Sarde che si presentano in versione hard, con tanta ghiaia smossa che potrebbe mettere in crisi chi passa per primo sulla strada. Il rischio si tratti di una corsa ad eliminazione, è decisamente elevato e sarà molto importante gestire la meccanica. La posizione di partenza conterà molto, ma potrebbe anche non essere determinante. Le lunghissime speciali del sabato, raggruppate in sezioni interminabili potrebbero ribaltare ogni pronostico.